Il coraggio di un ragazzo che ha sfidato i pregiudizi diventando un caso internazionale. «La mia è una famiglia pakistana, credente e praticante, di fede sciita. L’idea di questa campagna [Allah loves equality] è maturata dopo il coming out in famiglia. Il mio obiettivo è aprire un dialogo. Bisogna pensare che, nella nostra realtà, già usare la parola gay è un problema. Noi non abbiamo neanche le parole. Viene visto come un termine creato dall’occidente, come una malattia che viene nell’Occidente. Per noi è difficilissimo, c’è questo stereotipo».
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