Sofri, Pasolini e Lotta Continua
…«resta il dato reale di una società che oggi fa di Pasolini un feticcio sacro, ma l’aveva perseguitato in tutta la sua esistenza, perché era un omosessuale». . .
…«resta il dato reale di una società che oggi fa di Pasolini un feticcio sacro, ma l’aveva perseguitato in tutta la sua esistenza, perché era un omosessuale». . .
Una giornata di iniziative dedicata ieri al poeta e scrittore dal Municipio XVI per i cinquant’anni dalla pubblicazione di «Ragazzi di vita»
«Non toccate il cow boy» – I gay replicano
Franco Grillini, Presidente Onorario dell’Arcigay esprime soddisfazione per la vittoria di Brokeback Mountain di Ang Lee 2005. «È il primo film esplicitamente omosessuale – afferma Grillini – che si aggiudica il Leone d’Oro a Venezia…
Il Leone si ferma a metà dell’Oceano Pacifico, e non sa più dove andare: ha vinto un film americano, Brokeback Mountain, diretto però da un cinese, Ang Lee, e interpretato tra l’altro da un attore australiano, Heath Ledger, molto bravo nel fingersi un rozzo yankee del Wyoming…
Di nuovo Asia, Taiwan, e tocca ad Ang Lee con la sua storia d’amor gay tra due cowboy che era piaciuta a molti, Brokeback Mountain, abbracciare il Leone d’oro…
ATTRICI
L’idea, poi bocciata, di vietare il film «perché siamo un Paese cattolico»
GRADITE SORPRESE Bene, un film italiano accolto dagli applausi: è «La bestia nel cuore» di Cristina Comencini e narra di un’attrice che intuisce un terribile segreto nel proprio passato familiare. La storia poteva cadere nel patetico ma si salva con l’ironia
Sette spade di Tsui Hark – la Cina vi abbaglierà 8
The Wild Blue Yonder di Werner Herzog – un grande documentario di fantascienza 8
Working Man’s Death di Michael Glawogger – straordinaria epopea 8
Sympathy for Lady Vengeance di Park Chan Wook – finalmente cinema 8
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La sceneggiata napoletana in chiave trans. Quindi un grande amore disperato, il dramma della prostituzione e tutta la vitalità colorata dell’universo transessuale…
VENEZIA E ROMA film e libri su politica e omosex
… Su Casanova lo svedese Lasse Hallström ha fatto un film brioso, molto veneziano ma con un clamoroso assente, l’eros. Perché il guaio è che il sesso a questa Mostra viene solo sfiorato come fosse un’ombra.
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