Venezia 66 - Vince "Lebanon" con ipocrisia
«Lebanon», quell’oro che scivola sulla guerra – Israele è Leone d’oro. Ma ha vinto con un brutto film contro la guerra, non contro i massacri….
«Lebanon», quell’oro che scivola sulla guerra – Israele è Leone d’oro. Ma ha vinto con un brutto film contro la guerra, non contro i massacri….
… Ci sono gay e gay e anche la spiritualità ha diversi colori, quella induista di Isherwood (che tradusse e scrisse saggi sui Vedanta, i libri sacri indù) penetra nell’ambiente saturo dei primi anni Sessanta di A single man, ogni cosa al suo posto in una geometria di oggetti e sentimenti, …
Immerso nella materia di una città inafferrabile l’opera di Toni D’Angelo
PREMI COLLATERALI
In gara, a sorpresa, anche il film del regista Brillante Mendoza «Lola» (nonna in filippino), combattente contro i soprusi di una società. E nelle Giornate degli Autori arriva «Ragazze la vita trema», doc sul ’68 tutto femminile
GIORNATE DEGLI AUTORI – Chi vuole conoscere lo stato del cinema italiano, troverà molti indizi nel film documentario Di me cosa ne sai di Valerio Jalongo, utili a scoprire chi lo ha ucciso….
«Survival of the dead», feroce metafora degli Stati uniti e delle sue ossessioni firmata da George A. Romero. Un western-horror ambientato su un’isola da sogno popolata da zombie. Il regista mette in scena, in questo sesto capitolo, una sfida all’ultimo sangue tra una famiglia di cowboy all’antica …
La «divisa» del ’68, fra poliziotti e studenti
Quel sovversivo rosso di George Clooney parlando di libertà di stampa all’incontro per The Men who stare at goats ha dato un altro schiaffo al povero cronista del Giornale che ieri ha lanciato un’invettiva contro la Mostra …
«The Men who stare at goats», in gara, corrosiva commedia anti bellica sulle singolari teorie del colonnello Channon, con George Clooney in gran spolvero. In concorso «Lo spazio bianco» di Francesca Comencini, con Margherita Buy madre sofferente
ROMANZI Uun altro tassello della autrice americana… il signore compromesso del luogo, l’aristocratico Claude Maurice de la Fontaine, un omosessuale destinato a essere la vittima sacrificale della complessa cultura cittadina…
E Patrice Chéreau porta al Lido una sinfonia parigina
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