Il teatro riparte dai gay
Si apre con due opere, una gay, l’altra velatamente lesbo, quest’anno teatrale. Da un lato un giovane che si scontra con il desiderio di morte. Dall’altra due donne ossessionate dalla loro padrona.
Si apre con due opere, una gay, l’altra velatamente lesbo, quest’anno teatrale. Da un lato un giovane che si scontra con il desiderio di morte. Dall’altra due donne ossessionate dalla loro padrona.
Divise in 8 categorie ecco le 10 personalità che durante il 2008 hanno lasciato un segno importante nella comunità gay, lesbica e transgender del nostro paese.
Una garbata commedia borghese con un messaggio importante: una coppia di gay può crescere benissimo un pargolo. Cast ispirato per una storia scorrevole che fa riflettere sul concetto di famiglia.
Il direttore del Torino Film Festival, quest’anno molto queer, accetta la definizione di icona gay: “A patto che la coordinatrice sia un’icona lesbica!”. Molto omo la sezione ‘British Renaissance’.
Pochi applausi per “Filth and Wisdom”, innocua commediola gypsy in video, diretta da Madonna e presentata al 26° Torino Film Festival di Nanni Moretti. Cialtronesco Eugene Hutz dei “Gogol Bordello”.
Da Woody Allen a ‘The Garden of Eden’ di John Irvin, presentato al Festival di Roma inaugurato ieri, impazza l’eros a tre, due donne e un uomo. Rivoluzione bisex? Macché, solo ammiccante pubblicità.
La Palma d’Oro di Cantet è un ottimo film dall’alto valore pedagogico che accenna lateralmente alla questione omofobica. Intanto a Torino se ne parla nella conferenza dell’Iglyo fino al 19 ottobre.
Un delirante film grottesco belga anarcoide dalle parti di “Trainspotting” su una band di psicopatici, tra cui un gay, a cui si aggrega un noto scrittore. Lerciume borderline e tanta buona musica.
Balli pirotecnici e il kitsch supercamp degli Abba in 20 brani nel musical favolistico ‘Mamma mia!’ con una sorprendente Meryl Streep che canta con la propria voce. E tra i possibili padri c’è un gay!
A 83 anni se ne va una leggenda del cinema, il grandissimo Paul Newman, paladino dei gay e impegnato nella lotta all’Aids. Memorabile la sua interpretazione di Brick in ‘La gatta sul tetto che scotta’
Nella spassosa commedia dei Coen “Burn After Reading”, l’amato Brad Pitt incarna l’impiegato beota di una palestra che si impossessa di un cd creduto top secret. Look improponibile, bravura assoluta.
Torna nelle sale “La Rabbia”, il controverso doc di Pasolini con un’ipotesi di ricostruzione delle parti tagliate e alcune integrazioni. Lo firma Giuseppe Bertolucci da un’idea di Tatti Sanguineti.
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