FESTIVAL DI CANNES, UNO SPLENDIDO SESSANTENNE
Si apre il 16 maggio prossimo la kermesse cinematografica: commedie lesbo, zoofilia e molte altre sorprese – A Cannes, come sulla carta stampata, molti autori queer presentano film etero.
Si apre il 16 maggio prossimo la kermesse cinematografica: commedie lesbo, zoofilia e molte altre sorprese – A Cannes, come sulla carta stampata, molti autori queer presentano film etero.
Dal 18 maggio su Italia Uno e in anteprima sabato al Telefilm Festival di Milano, il caso televisivo dell’anno: la premiata sitcom ‘Ugly Betty’ sulla segretaria racchia di una rivista fashion filogay.
A riprova della vitalità del cinema tedesco, ecco un eccellente dramma carcerario, ‘Quattro minuti’ di Chris Kraus, su un’anziana lesbica insegnante di piano e una talentuosa allieva detenuta.
Il regista israeliano di ‘The Bubble’ Eytan Fox e il suo produttore Gal Uchovsky ci raccontano una Tel Aviv aperta ai gay e all’Occidente ma minata dall’incubo dei kamikaze.
Nel terzo capitolo ‘Spiderman’ si sdoppia con un alter ego negativo tutto nero. Nuovi nemici: l’Uomo Sabbia, Venom e New Goblin che vuole vendicare la morte del padre. Adrenalinico ma non esaltante.
Trionfa a sorpresa un piccolo film intimista, ‘So lange du hier bist’ del tedesco Stefan Westerwelle su un anziano e il suo gigolò. Il pubblico preferisce per la terza volta il favorito Eytan Fox.
Cinediario dei primi tre giorni al Togay: il migliore è ‘The Bubble’ di Eytan Fox ma ‘Riparo’ si difende. Risate a profusione per ‘Poltergay’ e ‘Thank God It’s Friday’. Un premio è già andato a Banfi.
Trionfale inaugurazione del Togay con sala stracolma di spettatori. Diverte la gradevole commedia estiva francese ‘Crustacés et coquillages’ di Ducastel e Martineau. Delude, invece, Rosa Von Praunheim
Lascia la moglie, diventa un killer, si fidanza col compagno di cella nero. La parabola di ‘Edmond’ colpisce per durezza e antiretorica. Memorabile interpretazione di un ispirato William H. Macy.
Più di 180 titoli per il 22° Togay: tendenze pop (Andy Warhol, Joe Dallesandro, la disco anni ’80), il western gay e un focus sulla videoarte più trasgressiva. In concorso ben 4 asiatici e 2 italiani.
Il noir domina questo weekend cinematografico: dal gay di colore in ‘Edmond’ ai dipinti di Goya in ‘L’ultimo inquisitore’ per finire col grottesco ‘Nero bifamiliare’, esordio di Federico Zampaglione.
Nell’uovo pasquale nessun titolo gay e, ovviamente, vari film cristologici. O si recupera ‘Saturno Contro’ o si cercano i migliori: ‘Red Road’, ‘Centochiodi’ e l’oscarizzato ‘Le vite degli altri’.
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