L'amore trasgressivo di Tsai Ming-Liang
…i cessi frequentati dagli ultimi sguardi e tocchi lubrichi, una donna che sgranocchia rumorosamente, un giapponese che entra solo per ripararsi e forse rimorchiare…
…i cessi frequentati dagli ultimi sguardi e tocchi lubrichi, una donna che sgranocchia rumorosamente, un giapponese che entra solo per ripararsi e forse rimorchiare…
…Il protagonista della (non)storia è un cinema in disarmo, il Fuhe, dove si proiettano vecchi «film di spada». Il Fuhe è gestito da un´invalida ed è diventato un luogo di ritrovo per pochi gay locali: i quali, praticamente, passano più tempo alle toilette che in sala…
Senac come Pasolini… Le somiglianze tra la fine tragica dei due (e ci si può includere, seppure più di trenta anni prima anche Garcia Lorca) sono più di una: Senac, cattolico, omosessuale, impegnato a favore della rivoluzione algerina…
…Il cinema Fuhe, ha detto Tsai Ming-liang, prima di chiudere era diventato un ritrovo per pochi gay. Ma questo non è un film sui gay: è un film sulla solitudine…
Il nuovo Oliver Twist è una marchetta biondina della squallida periferia di Toronto…
…Le star di Hollywood che rifiutano di dichiarare la loro omosessualità prendono in giro loro stessi ed i fan…
Il volto di Gandalf ne Il signore degli anelli invita i colleghi omosessuali a dichiararsi. Troppi non lo fanno per timore di danneggiare la carriera. L’attore ha fatto outing nel 1988.
…Un barista-filosofo gay (che intende inaugurare il suo caffè filosofico con una conferenza su “omosessualità e prospettiva nella pittura del Rinascimento”), …
…La spiegazione sta nel fatto che lui aveva dei trascorsi gay e che, lasciato l’amante, questi si vendica con un feroce abuso sotto gli occhi della donna…
…Haynes parla di omosessualità e razzismo con grande maturità…
…Uno di quei «dolci» ibridi a più strati giustapposti (documentario più fiction, musical hard più commedia gay, candid camera più cocktail situazionista, televisione più show camp…) insomma un film un po’ alla Grifi e un po’ alla Rosa von Praunheim…
Grande proposta al Gay Village per la rassegna Driveout curata da Fabio Bo e di grande successo.
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