Alublino, alla fine dell’Ottocento, una donna ebrea (Streisand) si traveste da uomo per poter studiare il Talmud. Innamorata di un compagno, nonn può rivelare la sua identità, e sposa anzi una ragazza (Irving), sua rivale in amore. Sciolti gli equivoci, abbandonerà l’Europa per la libera America. Da un racconto di Isaac B. Singer contenuto in “Gimpel l’idiota” un film hollywoodiano fastoso e artificiale, con una dozzina di intermezzi cantati (la colonna sonora di Michel Legrand ha vinto l’Oscar). Consigliabile per i fans della Streisand che, oltre a esordire alla regia, è produttrice e, assieme a Jack Rosenthal, sceneggiatrice (Il Mereghetti)
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