Il film, tratto da una pièce teatrale dello stesso regista (del quale abbiamo già apprezzato il film “I Think I Do”), ci racconta la vita di Eric, un giovane fotografo gay che mette un annuncio sul Village Voice la sera del 10 settembre 2001, per cercare un compagno con cui condividere il suo appartamente a SoHo, che guarda sul World Trade Center. Sebbene il mondo fuori dalla sua finestra sia per sempre cambiato quella mattina, Eric tenta di continuare la sua solita vita. Incontrando le cinque persone che hanno risposto al suo annuncio conosce le loro storie e come hanno reagito al 11/9 e lentamente ci racconta la sua storia personale. C’è l’etero Inglese che proprio non se la sente di concludere l’affare; c’è il tipo sexy a cui piacerebbe trascorrere la notte in intimità, ecc.Trovando delle difficoltà nel concludere la ricerca, e diventando sempre più turbato dalle conseguenze dell’atto terroristico, Eric arriva davanti a una scelta… Il film ci propone una visione catartica dell’esperienza che hanno vissuto le persone che erano presenti a NYC nel settembre 2001, con problematiche irrisolte anche dopo quattro anni da quei fatti.
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