Victor Maynard (interpretato da un godibilissimo Bill Nighy), è un assassino solitario di mezza età, che vive per accontentare la sua incredibile madre, Louisa, anche se la sua reputazione è senza rivali nell’efficienza nell’uccidere. Per lavoro incontrerà Rose (una effervescente Emily Blunt), una giovane donna che corre nel traffico cittadino scatenando incidenti a catena; distrae le guardie della National Gallery londinese per introdursi e attraversare corridoi di secoli d’Arte a bordo di una bicicletta. Spregiudicata, e un po’ Lolita, lavora ad un colpo molto grosso: deve vendere un falso Rembrandt per migliaia di sterline. Per combinazione si inserisce tra i due il giovane Tony (Rupert Grint, già interprete della saga Potter), un ragazzo senza famiglia e in cerca di affetto, imbranato quanto basta per farci sorridere anche lui come tutti i protagonisti di questa esilarante commedia/thriller molto british.
La comicità del film è in gran parte giocata sull’ambiguità sessuale. Nella prima scena del film vediamo la madre che, convinta che un figlio molto attaccato alla madre possa facilmente essere omosessuale, chiede al figlio (ormai 54enne) se è gay, e questi, alquanto imbarazzato risponde molto incerto “credo di no”. Tutto nel protagonista, seguendo i soliti stereotipi, lascia credere invece che sia gay (pulizia maniacale, mossette varie, incurante delle donne, passione per gli animali, ecc.) fino al punto che Viktor stesso pensa di essere innamorato del giovane Tony che, dopo averlo ammirato seminudo in giardino, lo raggiunge desideroso mentre si sta lavando nella vasca da bagno, e questi, alzandosi completamente nudo davanti a lui, sembra quasi disponibile. Anche il personaggio del collezionista interpretato da Rupert Everett ha movenze effeminate. Insomma quasi un film gay dove tutti e nessuno sono gay. Divertente e curioso, soprattutto per chi ama la commedia ironica all’inglese, più rosa che nera.
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Umorismo all’inglese e qualche volta anche piacevole. I tre protagonisti sono tutti e tre bravi sopratutto Tony (Rupert Grint).
Killer dalla fama da infallibile decide di non uccidere una sua vittima e fa amicizia con lei e con un ragazzo imbranato, ma che si fa voler bene.
ci troviamo davanti ad un uomo che avrebbe meno difficoltà ad accettare la propria omosessualità piuttosto che ammettere d’essersi innamorato di una donna (emily blunt…io non avrei fatto nessunissima fatica :P) lontana anni luce dal suo mondo, messaggio positivo noo? p.s.: ah ecco, è il remake di una commedia francese…mi sembrava una comedy troppo incasinata x essere inglese
Ecco, anche io l’ho trovato delizioso. Forzata la scelta di mettere in mezzo l’argomento della sessualità del tipo visto che non ha avuto alcuno sbocco ed era chiaro sin dall’inizio la sua attrazione per Rose. Una commedia davvero piacevole e piacevole è stato anche il fatto che Rupert Everett non abbia fatto una parte specificamente omosessuale (a riprova che non sempre gli attori che si dichiarano gay faranno sempre e solo la parte di personaggi gay). Strano il fatto che il suo personaggio svanisca nel nulla più o meno a metà film e che risulti quasi scomparso. Ad ogni modo ve lo consiglio!
scoprire, era scoprire, cinque minuti prima di scoprire, non di coprire, scusate.
Il film è molto carino, io l’ho visto con gran piacere e lo consiglio.
Mi chiedo però che senso abbia, dopo essersi chiaramente preso una bella sbandata per Rose, uscirsene di punto in bianco a dichiarare la propria attrazione per Tony, cinque minuti prima di coprire quel che tutti già sapevano, e cioè di essere perdutamente innamorato Rose; senza che la conversazione col ragazzo venga ripresa in futuro, né tra Tony e Victor, né quest’ultimo ci ripensa per proprio conto né in nessun altro modo si parli ancora dell’argomento nel film… un po’ strana quella scena buttata in mezzo, diciamo che non c’entra proprio niente. Mah…
semplicemente delizioso.