Tre solitudini s’incrociano, si sfiorano e tentano di attraversarsi. Nella Taipei degli anni Novanta, la giovane May fa l’agente immobiliare e utilizza uno degli appartamenti sfitti per fugaci incontri sessuali con l’ambulante Ah-Rong. Il venditore di loculi Hsiao-Kang, omosessuale represso, dopo aver tentato inutilmente il suicidio, inizia a spiarli e si innamora di Ah-Rong.
Tristissima ricognizione sul dolore di solitudini inconciliabili minate da rapporti desolatamente vuolti (il titolo è ironico) ha un suo fascino alla Antonioni dettato da un ritmo lentissimo, contemplativo ma estremamente rigoroso. Celebre l’estenuante pian(t)o sequenza finale con la protagonista disperata che non riesce a frenare le lacrime. Leone d’Oro a Venezia (ex-aequo con ‘Prima della pioggia’).
Effettua il login o registrati
Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.
Film bellissimo, lentissimo ma che una volta iniziato a guardare non si può fare a meno di lasciare, fino alla drammatica, naturale conclusione che da sola vale tutto il film; un pianto senza fine. Consigliatissimo a tutti, soprattutto agli amanti del buon cinema.
Il regista riesce davvero a dare un’immagine e un suono a qualsiasi sentimento, dimostrando una sensibilità che forse solo Antonioni aveva…
Vero, lentissimo anche questo, ma di una lentezza che racchiude malinconia, dolcezza, disperazione, solitudine – peculiarità questa di tsai ming liang – e tanto, tantissimo bisogno di amore.
Per chi è avvezzo a questo tipo di cinema, superconsigliato!!! Voto: 9,5
Basterebbe questa scena a renderlo imprescindibile… (Noto che non posso inserire link. Vabbé era solo un link su youtube. Ad ogni modo lo si può trovare facilmente. Basta inserire titolo del film e nome del regista: è il filmato da 4 minuti e 20 secondi)
Tipica lentezza asiatica ma qui si esagera, non lo consiglio…. 15 minuti di pianto sulla panchina sono veramente troppi. Storia insulsa.