Film nel complesso assai deludente e che mostra qualche interesse e originalità proprio nell’amicizia tra due anziani cowboy che vivono insieme da 40 anni comportandosi come se fossero marito e moglie, tanto che la nipotina di 11 anni a un certo punto racconta loro di avere avuto un’insegnante di musica lesbica, aggiungendo subito dopo “Siete gay anche voi, vero?”. La risposta sarà diversiva ma lo sguardo che si scambiano nel frattempo i due uomini è assai significativo. Purtroppo il film non risalta questa problematica, chiudendola in queste poche battute, e lasciando tutto alla nostra immaginazione. Bisognerà attendere il film capolavoro di Ang Lee per vedere affrontata apertamente la questione gay e cowboy.
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Un film che mi è piaciuto; ma che si è guadagnato strada facendo questo giudizio. E’ sostanzialmente la storia di un rapporto tra padre e nuora che viene ricostruito dagli eventi he girano loro attorno. Lei scappata da un convivente che la picchiava torna assieme alla figlia dal padree del suo defunto marito, morto per incidente stradale quando lei guidava. E’ proprio questo ultimo evento che divide i due protagonisti dove il padre acusa la nuora di aver ucciso il figlio, fino poi accorgersi cge è stato davvero un incidente e che la vita deve andare avanti. Lui in questi anni mettendo la sua vita in stand by ha fatto allontanare tutte le persone che aveva intorbno tarbnne un vecchio cowboy suo amico, col quale provabilmenet ha una storia (ma la narrazione resta sempre allusiva in merito). Mi sono piaciuti i personaggi, la recitazione e il soggetto. Film promosso.
Un film calmo, di sentimenti e risentimenti.
Un’opera di malinconia e nostalgia dove le colpe del passato imbrigliano il presente imponendo il rifugio nei ricordi.
Una virile amicizia (ma con celate colpe) tra 2 vecchi cowboy e una nipote undicenne “Griff”, che scalfisce l’arido cuore di nonno Einar e lo spinge al perdono.
Un orso che si aggira nel film come un anelito di libertà.
Tutto molto bello, ma ahimè, narrato con distacco e calligrafico mestiere, così la storia non emoziona lasciandoci spettatori indifferenti.
Peccato!
Un’occasione mancata.