Sinossi dell’episodio “Ornella” – Ercole è un modesto impiegato postale, single e corteggiato dalle colleghe che egli cerca garbatamente di scoraggiare perché vuole a tutti i costi nascondere la sua vera indole. Da impiegato modello, con giacca e cravatta, appena giunge a casa si infila delle pantofole rosa, indossa una vestaglia da donna e sfaccenda come una brava massaia, parlando con una gatta che si chiama Fabiola. Da tempo intrattiene una fitta corrispondenza con Carlo Alberto, un maturo torinese che vorrebbe sistemarsi, firmando le lettere con lo pseudonimo Ornella e facendogli credere di essere una piacente signorina. Un giorno riceve un espresso da Carlo Alberto il quale annuncia un suo imminente viaggio a Roma per lavoro e naturalmente intende conoscere la persona della quale è innamorato, cioè Ornella. Ercole risolve il problema presentandosi a Carlo Alberto come il fratello di Ornella e giustificando l’assenza di questa per motivi di famiglia (una zia ammalatasi improvvisamente). La situazione si complica allorchè Carlo Alberto chiede ad Ercole/Ornella di fermarsi a dormire in casa sua e…..(finale: i due uomini si coricano, su letti separati, e Carlo Alberto dà la buona notte ad Ercole chiamandolo Ornella.) (F.T.)
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Alla fine degli anni ’60, in quell’Italia difficile, dove la censura dei magistrati era all’ordine del giorno, il grande Dino Risi, osa tanto con l’episodio “Ornella”. Il bravissimo Manfredi si adatta perfettamente al ruolo, permettetemi, triste, del(la) protagonista di questo episodio, in cui cerca l’amore di un partner per vivere serenamente una vita all’interno delle mura domestiche. Si sa, l’inversione (come usavano chiamarla ai tempi), in quegli anni era un tabù e fortemente contrastata, vista come una malattia mentale curabile solo con l’elettroshock e, quasi sempre, con lunghe pene e lapidazioni mediatiche. L’episodio del film è da apprezzare, più che per la trama, per il coraggio di affrontare certi argomenti “particolari”!