Film biografico sulla figura del controverso poeta americano Allen Ginsberg, icona della cultura beat durante gli anni ’50 e del movimento hippie e gay dagli anni ’60, che ripercorre il processo per oscenità intentato contro il suo rivoluzionario poema “Howl”. Siamo a San Francisco nel 1957 quando un capolavoro americano viene portato davanti alla corte. Il film ripercorre questo triste evento intrecciando tre differenti narrazioni: la tumultuosa vita del giovane Allen Ginsberg fino alla sua realizzazione come artista, le reazioni della società (il tema delle oscenità), e le vitalità psicoattive che sono alla base dell’originalità dello stesso poema. Questi tre aspetti crescono insieme in un ibrido miscuglio di generi che catturano e spiegano brillantemente uno dei momentio chiave della nascita della controcultura.
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Film davvero bellissimo, ottima l’idea di concentrare l’attenzione sugli atti del processo. In fin dei conti piu’ che un film a tematica gay e’ un film sull’ ostracismo che le opere letterarie debbono subire in ogni epoca storica, L’ Urlo di Ginsberg ne e’ un esempio, ma l’elenco e’ assai piu’ fitto. Convincenti le interpretazioni.
Nell’ignoranza del periodo, per me, si è voluto punire più lo scrittore che lo scritto, anche perchè, quest’ultimo, difficile da interpretare! Personalmente trovo molto bella la reinterpretazione delle vicende e, soprattutto, straordinaria la vita di un personaggio che sin oggi non conoscevo. Bello il film, ottime le interpretazioni!
Molto molto bello. Mi ha permesso finalmente di entrare nella mente del vertice meno conosciuto (da me intendo) del triangolo Kerouac-Cassady-Ginsberg. A dire il vero mi interessava più la personalità dell’artista che l’interpretazione del suo capolavoro. Ma devo dire che l’idea di mettere in scena URLO con le animazioni è tutta da lodare. Intelligente il contrasto tra la grigia e superficiale lettura dei versi da parte dell’avvocato dell’accusa e il colore delle animazioni, che invece esprimono perfettamente sentimenti e stati d’animo.
Ottimo il protagonista. Meno convincente, perché inespressivo, l’attore che interpreta Neal Cassady (è molto meglio quello scelto nel film ON THE ROAD). Efficace Jeff Daniels nel ruolo del professore arroccato sui propri preconcetti.
Bel film per gli amanti del genere. Di omossesuialità si parla solo in sottofondo, ma il vero argomento principe del film è il disagio generazionale dei giovani post seconda guerra mondiale. La trama è inesistente; las vera stroia di Ginsberg non viene raccontata.
a me è sembrato confezionato sulle spalle di hollywood…
patinato nel racconto, mieloso nei sentimenti, mai coinvolgente…mancavano solo il 3D e i pop-corn!
si doveva e poteva fare di più…soprattutto di fronte a ginsberg
E’ un film che dà un’impressione di convenzionalità nella parte del trial movie e in genere in tutte le scene che intendono riprodurre momenti di vita realmente vissuta. Risulta, però, interessante nella costruzione d’insieme su più piani narrativi montati in parallelo. E’ qualcosa di più di una semplice docufiction. Meravigliosa la parte dei disegni animati che accompagnano il monologo, al livello di ‘Fantasia’. E’ un film che non può piacere alle gerarchie statali. E’ fatto per dispiacere a cattolici e fascisti. Difficile restare impassibili di fronte al brano del Moloch. Meglio con i sottotitoli che doppiato anche se non si afferra tutto. Non tutti i film si possono tradurre. Dovremmo avere la sensibilità di fare una distinzione. James Franco, non sarà proprio il massimo, ma se la cava egregiamente. Ha, secondo me, la giusta vena (auto)ironica.
Film bellissimo da vedere assolutamente. Non il solito biopic noioso, che a volte “romanzano” la verità! Essendo la storia d un libro d poesie è raccontato giustamente con il ritmo poetico! In più vi è un James Franco superlativo, una fotografia perfetta e la parte animata è fantatica! ke dire un capolavoro!
Finalmente l’ho visto, comprato! Che posso dire se tra film su personalità poetiche, letteratura e l’omosessualità nonché il ritratto di quei giovani anticonformisti, la Beat Generation, è ottimo. Mi è piaciuto anche per il fatto che, avvalorato da una storia vera, si può essere felici solo se si accetta veramente se stessi(le scene di Ginsberg e il suo compagno Peter sono meravigliose!). Merita.
Finalmente l’ho visto. Veramente ben fatto. Sicuramente molto più documentario che film, però. Molto interessanti le scelte stilistiche dei registi.
Me lo sono procurato e non vedo l’ora di vederlo. Tutto quello che ho letto a proposito di questo film, mi intriga parecchio..
Le prime parole su questo film le voglio spendere assolutamente sull’estetica prima ancor che sui contenuti… una regia perfetta che ha saputo mescolare in maniera molto organica animazioni, filmati d’epoca, bianco/nero e girato per creare un prodotto decisamente di qualità superiore.
Tuttavia è un film non semplice da seguire; questo non perché abbia una trama particolarmente complessa, anzi la trama è al contrario minimale, ma essendo un misto di tecniche diverse e facendo divenire parte integrante della narrazione pezzi di animazione, letture del poema e a tratti la stessa colonna sonora, non segue nessun registro convenzionale e tende a spiazzare non poco lo spettatore.
Particolare, ma bellissimo. E commovente.
sono riuscito a beccarlo a Torino. Veramente commovente, soprattutto il cameo finale dello stesso Allen. Da vedere, sicuramente! 🙂
L’ho trovato molto scorrevole, la scelta di sottolineare la lettura di alcune parti del poema con scene animate mi è piaciuta assai! Film bellissimo, per certi versi onirico, bravi gli attori.. Jon Hamm (già protagonista del bellissimo telefilm ‘Mad men’, premiato – giustamente – con gli Emmy Awards) qui nella parte dell’avvocato difensore, è sempre un gran figo!! 🙂
Anche quì a Perugia non se ne ha traccia….purtroppo!!!
a udine in proiezione per 1 settimana in un piccolo cinema di provincia…e ank sta volta mi sn beccata lo scemo k ha brontolato x tt il film -.-”
cmq piuttosto bello…certo è da capire xk cn tt quei salti dall’animazione, al processo a quant’altro si rischia di perdersi…ma sentire ginsberg è sempre un piacere^^…un’ora e mezza di “URLO”!!:)
Qui a Mantova non c’è minimamente, neanche all’ariston(quando invece film mezzi uccisi dalla critica come “Sansone” o “Nightmare” girano tranquillamente dovunque… che rabbia!!)!
…e ovviamente anche questo avrà una distribuzione limitata ( a dir poco)…mah 🙁
Non vedo l’ora di vederlo…