Vincitore dell’Oscar come miglior film, migliore regia e migliore sceneggiatura, il film rimane nella mente soprattutto per i due protagonisti maschili. Dustin Hoffman dà un’interpretazione indimenticabile di Ratso Rizzo, un truffatore dilettante sordido e scroccone che insegue sogni di gloria. Jon Voight è magnifico nel ruolo di Joe Buck, l’attraente cowboy texano dal fascino ingenuo che è convinto di essere il perfetto rimedio alla solitudine e alla fame d’amore di molte signore di New York. Joe non ama i “finocchi” ma si fa spompinare per soldi da un giovane uomo in un cinema. La sua relazione con Ratso cresce sempre più sino a diventare molto più di una normale amicizia, oltre il sesso. Io ho visto il film come un inno all’amicizia ed all’amore in senso assoluto, quello che tutti vorrebbero incontrare.
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Sarà pure un capolavoro della cinematografia mondiale, ma a me non è piaciuto. Un mio conoscente ha detto che il film segue il punto di vista degli anni ’60, per questo non lo posso capire, ma a me non piace lo stesso. Un lavapiatti della provincia statunitense sbarca a New York per far fortuna, ma si metterà solo nei guai vivendo di espedianti e facendo per lo più il gigolò. Forse era meglio trovarsi immediatamente un lavoro onesto.