“The Universe Of Keith Haring” racconta, attraverso le sue stesse parole e quelle di familiari e amici, la vita del grande pittore degli Anni ’80 e il contesto socio-culturale in cui è vissuto.
Keith Haring nasce il 4 maggio 1958 a Kutztown, in Pennsylvania. Comincia a disegnare fumetti all’età di quattro anni sostenuto dal padre, così si iscrive al corso di Commercial Arts di Pittsbourgh, dove stringe le prime amicizie e comincia ad eseguire i primi lavori.
Dopo due anni di corso si è già fatto un nome e decide dunque di smettere di studiare per fare l’artista a New York.
Keith Haring sapeva prima disegnare e poi parlare. Disegnava su ogni supporto utile, dalle lavagne vuote in metropolitana ai vagoni della metropolitana, dai muri a vasi e riproduzioni di sculture.
Cominciava a circondarsi di personalità importanti, fra cui David LaChapelle, Yoko Ono, Madonna (“Party Of Life” è stata composta per il compleanno del pittore), Andy Warhol… A differenza di quest’ultimo che prendeva le cose di uso comune e le rendeva arte, Keith Haring aspirava a fare l’opposto: voleva che l’arte fosse comune, che fosse alla portata di tutti. Per questo disegnava per strada, anche col rischio di beccarsi una multa, perchè pensava “se la gente non viene al museo, allora io porto il museo alla gente”. Era geniale.
“The Universe Of Keith Haring” indaga poi il suo scoprirsi omosessuale, il suo accettarsi, l’apparente accettazione della famiglia e ovviamente i suoi amori e la sua malattia… segue sotto (G.B.)
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