Basato sull’omonimo romanzo di successo di Nick McDonell, scritto quando aveva solo 17 anni, il film è un’agghiacciante cronaca della vita di un gruppo di agiati adolescenti dell’Upper East Side di Manhattan. Ambientato durante la classica settimana di vacanza denominata ‘spring break’, la storia segue White Mike, un ragazzo dalle grandi potenzialità, che viene cacciato dall’ultimo anno delle superiori e si ritrova a vendere marijuana ai suoi ricchi e viziati coetanei. Quando un suo cugino viene viene brutalmente assassinato durante un programma di ricerca a est di Harlem e il suo migliore amico viene ingiustamente arrestato per l’omicidio, White si ritrova dentro un vortice che sconvolgerà il suo stesso destino. Il film cattura meravigliosamente il panico e le paure di giovani che si trovano alle soglie della maturità. In ogni decade ci sono momenti in cui la cultura giovanile viene ‘congelata’ in un quadro artistico, dall’osservazione attenta di chi l’esamina dall’esterno e per la soddisfazione dei giovani che la stanno vivendo. (Sundance) Tra i giovani protagonisti c’è anche un modaiolo ragazzo gay.
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