Uno dei titoli del memorabile periodo comico, tra slapstick e battute ineguagliabili, di Woody Allen. Solo lui poteva concepire l’idea di realizzare un film adattando un manuale sul sesso. Il film e’ diviso in sette segmenti introdotti ognuno da domande, le stesse che suddividono i capitoli del libro di David Reuben, su temi come orgasmo, sodomia, travestitismo, perversione sessuale. Allen dirige ogni episodio interpretandone alcuni e trasformandosi per l’occasione in giullare di corte, latin lover italiano, spermatozoo. La liberta’ sessuale degli anni settanta ha permesso ad Allen di portare sulle schermo tutti i suoi complessi e le contorte ossessioni in materia. Il sesso e’ da sempre una delle sue fissazioni, cosi’ come la psicanalisi, il jazz, l’ebraismo e New York. Passando dal surreale al ridicolo, Allen riesce anche ad omaggiare i b-movies degli anni cinquanta dove a minacciare l’umanita’ non e’ una tarantola radioattiva o una piovra gigante, ma una mammella di quattro metri. E, al contempo, degli anni cinquanta e sessanta condanna velatamente l’ottusita’ morale della societa’ americana di quel periodo. (A. Bracco, movieplayer.it)
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ma chi dà i voti bassi, perchè li dà? 5 a questo film??
Una “cagata” alla Allen. Però una “cagata” ben fatta! Nel bel mezzo degli anni settanta e della libertà d’spressione sulla sessualità parla in modo esplicito di sesso e di riproduzione. Detto questo risulta comunque un pò datato e dalla comicità stereotipata.