In un lurido stanzone convivono in modo tempestoso Olly, volitiva e viziosa, e Joe, tossicomane e abulico, con qualche velleità di redenzione. Fra insulti e riconciliazioni, ognuno dei due accetta o cerca ogni avventura, anche la più sordida. In una di queste Joe si trova nella casa di due giovani coniugi che vogliono coinvolgerlo in un orgia e lo assistono mentre si droga. Joe si sente male: per la paura che muoia nella loro casa, i due lo gettano in strada nudo come si trova. Olly vede nella gravidanza della sorella Diane la soluzione ai loro problemi e la possibilità di far disintossicare Joe: si prenderà il bambino e potrà avere un ricco sussidio. Ma il funzionario comunale, che è un maniaco feticista, non riuscendo a farsi vendere le scarpe di Olly, le rifiuta il sussidio. I due giovani allora, proprio nel momento in cui sono abbandonati come rifiuti tra i rifiuti, ritrovano una scintilla di dignità e decidono di aiutarsi a sopravvivere in qualche modo.
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qui raggiungiamo la commedia di strada che si basa sulle sperimentazioni verbali e verbose dell’attrice protagonista in contrapposizione al quasi mutismo della sua controparte maschile.. L’impotenza della droga o l’impotenza del maschio moderno indebolito nel suo potere… più espreso. Godibilissima la regia col suo stile tutto suo. Bel colpaccio Paul Morrissey ( è la vita che stai filmando?)e Joe diventa oltr che otiimo interprete icona assoluta…