Il documentario vuole presentare allo spettatore il transformismo mascolino nel Portogallo contemporaneo, ma è anche un tributo alla vita e al lavoro di Betty Santos, l’unica portoghese transfromista vivente e attiva. Nel film abbiamo diverse interviste, non solo ai compagni di lavoro e ai famigliari di Betty, ma anche ad attori, antropologhi e psicologi con impreviste rivelazioni e testimonianze.
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