La nostra amatissima Netflix ci ha ultimamente regalato uno dei film più interessante, piacevole ed utile degli ultimi anni. Si tratta di “The Untold Tales of Armistead Maupin” di Jennifer M. Kroot, che è un documentario ma si segue e gode come un intrigante film, pieno di sorprese, di tanti personaggi, fatti ed eventi che hanno segnato la vita di molti omosessuali nel secolo appena trascorso. Il film ci racconta, fin nei minimi dettagli, la vita e gli amori dello scrittore Armistead Maupin, diventato un’icona gay in tutto il mondo per i suoi libri ambientati nella rivoluzionaria San Francisco mentre sta diventando la capitale mondiale dei gay. A chi, come il sottoscritto, ha vissuto intensamente quegli anni, gli sembrerà di sfogliare un bellissimo album di ricordi (ma, ripetiamo, con tante sorprese), quelli che invece sono nati più tardi, si troveranno davanti una pagina di storia e di emozioni che li renderà assai più ricchi, orgogliosi e consapevoli di quello che possono essere oggi. Maupin in persona ci accompagna, coi suoi commenti e ricordi, in quello che è stato il lungo e periglioso viaggio della sua vita che alla fine gli fa esclamare di essere “felice solo per il fatto di essere ancora vivo”, e di essere benedetto per avere vissuto all’interno di una ‘famiglia logica’, assai più importante, per lui, della ‘famiglia biologica’.
Maupin nasce subito dopo la seconda guerra mondiale in una famiglia tradizionalista del Sud degli Stati Uniti, la Carolina del Nord. Scopre subito di essere gay ma nel suo ambiente, sia famigliare che sociale, è impossibile rivelarsi. Per essere amato dai genitori si sente costretto a compiacerli. Per questo inizia una carriera nella Marina, poi diventa assistente del senatore Jesse Helms, segregazionista ed omofobo antiletteram. Arriverà persino ad incontrare il Presidente Nixon e ad appendere in camera la foto di quando gli stringe la mano (foto che in seguito farà inorridire i ragazzi gay che la vedranno). In questo periodo fa di tutto per annullare le sue tendenze (arriverà vergine fino all’età di 26 anni) coltivando un’esecrabile e dolorosa omofobia interiorizzata. Con fatica riuscirà in seguito a capovolgere la situazione, come e in che modo ve lo lascio scoprire godendovi la visione. Posso solo accennarvi che uno dei momenti più commoventi del film è la lettera con la quale farà coming out coi suoi genitori, che un’abile regia fa leggere ad alcune delle persone che gli sono state più vicine, tra le quali Olympia Dukakis e Laura Linney, protagoniste della serie tv tratta dai suoi romanzi, serie che ha segnato la storia della televisione americana e che purtroppo, proprio perchè troppo rivoluzionaria, è stata subito bloccata, ma che ora, ci fa sapere Maupin, sembra stia per essere ripresa. Poi lo seguiremo come amante di Rock Hudson (che per primo denuncerà come gay, con un outing altamente motivato ma che gli procurò molte critiche) e poi nella lunga storia d’amore con un uomo sieropositivo di 30 anni più giovane di lui. Maupin nel film tocca praticamente tutte le tematiche LGBT, coming out, omofobia, Aids, stili di vita, sesso, promiscuità, amore, amicizia, militanza, ecc. regalandoci il mirabile affresco di una società e di un mondo in completa trasformazione. Imperdibile.
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Ma su netflix italia non risulta ancora uscito…come mai?