Il film ci racconta l’incontro di una notte tra una coppia gay sui quaranta ed un giovane 22enne conosciuto su internet. Nei primi 15 minuti assistiamo alla chat online tra il giovane Fede e la più matura coppia, una chiacchierata che si fa via via più piccante (con inserti porno) e che finisce con un invito al giovane per una cena (con seguito), per passare dal virtuale al reale. Quando Fede arriva a casa dei due uomini nei suoi occhi c’è un po’ di paura, ma l’aspettiva è più forte, basta solo darsi un po’ di coraggio in più. A cena, davanti ad un invitante piatto di pesce (marino), i tre parlano amabilmente un po’ di tutto, facendoci quasi dimenticare il vero scopo dell’incontro. Fede si sente sollevato e rassicurato. Basterà qualche bicchiere di vino ancora per appianare qualsiasi timore. Arriva naturalmente il dopo cena tanto atteso da tutti, spettatori compresi, e nessuno, vi garantiamo, rimarrà deluso. Meno che mai il nostro giovane Fede che rivediamo a scuola la mattina successiva, con occhi raggianti, probabilmente qancora pieni di quanto hanno visto nella notte appena trascorsa, una notte che probabilmente ha segnato un passaggio importante della sua vita, la scoperta di un nuovo modo di amare… Buona prova del regista, qui al suo secondo lungometraggio (ma lo stile è quello di un corto), che riesce a farci entrare nello spirito dei tre protagonisti, a farci condividere le loro attese e speranze (risolte forse con troppo ottimismo – che comunque non guasta mai).
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