Un film dove regna un’atmosfera “queer” dalla prima all’ultima scena. Uno dei protagonisti, Bruce, interpretato da Jeff Goldblum, è un bisessuale che convive con il gay Bob (Christopher Guest) ma che vuole sperimentare anche il suo lato etero. Prudence, una giovane donna disinibita, legge un annuncio matrimoniale su di una rivista e decide di incontrare Bruce, un tipo bizzarro e bisex dichiarato, deciso a lasciare il compagno Bob per farsi una famiglia ‘normale’. Bruce e Prudence sono entrambi in cura presso due psicanalisti che per pura coincidenza hanno gli studi contigui: il dottor Stuart (che segue Prudence) e la dottoressa Charlotte (che ha in cura Bruce), due professionisti assai stravaganti e faciloni che amoreggiano rapidamente in una stanzetta che hanno in uso comune. Per ironia della sorte, la giovane coppia, i due medici, Zizì (la madre superprotettiva di Bob e cliente anch’essa di Stuart), Bob e Andrew (il figlio di Charlotte, anche lui omosessuale) si ritrovano tutti nello stesso ristorante fra isterismi, ripicche, scenate, pulsioni sessuali a volte irrefrenabili e la logorrea contagiosa dei due terapeuti e dei rispettivi clienti.
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orrendo.