Premiato in diversi festival LGBT (Outfest, Los Angeles Diversity Film Festival, Queer North Film Festival, ecc.) è un film che parla di lesbiche fatto da lesbiche, ad iniziare dalla regista Carly Usain, qui al suo esordio nel lungometraggio. La storia racconta l’incontro di due coppie lesbiche, una insieme da cinque anni, Billie (Jasika Nicole) e Jordan (Brianna Baker), e l’altra di recente formazione, Jasmine (Brittani Nichols, anche sceneggiatrice) e Penn (Lindsay Hicks). L’occasione è una piccola cena vegana tra amiche. Ma come spesso succede in queste occasioni, non tutto fila liscio e spesso segreti conflitti e verità vengono alla luce. Già al primo ingresso nella casa delle amiche, Jasmine e Penn notano una sottile tensione, infatti Billie sembra sconvolta e Jordan sembra volersi nascondere in giardino. Le due neo-compagne iniziano a farsi delle congetture quando trovano nella camera delle due spose una allarmante nota di suicidio. La loro differente reazione ce ne mostra i caratteri: Jasmine è molto più seria e preoccupata e nel corso del film la vedremo trasferire le sue preoccupazioni anche sul suo nuovo rapporto con Penn. Penn, al contrario, si dimostra più tranquilla ed è sicura che tutto potrà essere chiarito, senza nessuna reazione traumatica. Questo suo atteggiamento nasconde però una certa freddezza, come se volesse mantenere delle distanze. Un carattere ed un atteggiamento che sono molto vicini a quello di Jordan, forse ancora più freddo e distaccato, determinante mentre si avvicina la scena culminante del film. Billie è sicuramente la figura più accattivante, quella della casalinga sempre sorridente che si preoccupa solo di tenere tutto insieme. Bravissima l’attrice Nicole che riesce a trasmetterci moltissimo solo con le sue espressioni (il dolore dei sorrisi forzati, le soppracciglie aggrottate, le mani agitate mentre prepara il kale). Il film è tutto sulle spalle delle bravissime attrici che ci permettono di entrare nella psicologia dei personaggi, anche grazie a dialoghi assai realistici. Alla fine ci resta il rimpianto di aver visto solo un film e non il primo episodio di una lunga serie alla quale saremmo già affezionatissimi.