Felix è un ragazzo nordafricano gay e malato di aids che vive felicemente col suo compagno. Abita nel Nord della Francia e decide di recarsi a Marsiglia per incontrare suo padre che non ha mai conosciuto. Per attraversare il paese sceglie di usare la bicicletta e l’autostop. Durante il viaggio Felix si crea una famiglia ideale costituita dalle persone che incontra durante il cammino. Il regista utilizza un’idea assai originale per farci entrare nel microcosmo interiore del protagonista e dei suoi desideri. Assolutamente da vedere.
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30/07/2012 13.29.50 – Commento di: istintosegreto
Perfortuna no. Comunque continuo a rispettare il tuo parere …
E’ un film che ho amato molto e che mi ha riempito il cuore di una senso di calma gioia e serenità. Non fosse altro che per la splendida interpretazione di Sami Bouajila, bello giovane e incredibilmente adatto alla parte. Quanto ai significati non posso far altro che ricordare alcuni versi del grande poeta omosessuale Kavafis : Sempre devi avere in mente Itaca –
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos’altro ti aspetti?
Caro zonavenerdì, non ti è mai capitato di fare un viaggio e, al ritorno, renderti conto di avere nel cuore più il percorso che il soggiorno nella località di destinazione? Magari perché in macchina ti è capitato qualcosa di divertente o romantico… Quando ero giovane c’era una canzone degli 883 intitolata ROTTA PER CASA DI DIO che illustra bene il senso delle mie parole. Un caro saluto:)
Caro istintosegreto rispetto il tuo parere; il fatto è che il protagonista non conclude niente di quello che inizia … E’ un viaggio che non porta a niente …
L’ho già detto in passato: datemi la storia di un viaggio e il mio giudizio difficilmente sarà negativo. Anche questa volta non sono rimasto deluso. Il protagonista, da poco rimasto senza lavoro, viaggia in autostop percorrendo la Francia da nord a sud. Ben presto capisce che l’intenzione di andare a conoscere suo padre è solamente un pretesto per passare del tempo con sé stesso. Durante il cammino incontra persone di tutti i tipi; sa che non le rivedrà mai più, ma ognuno di essi gli lascia qualcosa che porterà dentro per sempre. Consigliato.
Qualcuno ha detto che i film francesi hanno un impronta e si riconoscono all’istante. Io non so se sia davvero così, ma trovo che è carino, ma gli manca qualcosa. Il protagonista è in perenne viaggio per una metà in cui in realtà non ha nessuna voglia di arrivare e non si ferma mai da nessuna parte, ne conclude nulla nella sua vita.
Io ce l’ho, per info scrivetemi a [email protected]
Bel film. mi ha dato tranquillità.
E’ un film buonista, sui rapporti tra le persone. Ho adorato il personaggio di Mathilde. Sono d’accordo con gli altri commenti: sereno ottimismo.
saremmo tutti felix se incontrassimo un Felix…perciò il film ci prende.Ducastel ci dai una speranza.
l’ho amato alla follia ed ho odiato il distributore che lo fece uscire all’epoca (estate 2000), d’estate e senza uno straccio di promozione
Bellissimo film! Consigliato a tutti. Originale nella trama e nell’allegoria, con protagonisti all’altezza. Da’ una buona dose di ottimismo e di serenita’, nonostante i temi trattati. Ottimo.