Diretto da Justin Lin (regista degli ultimi Fast e Furious) ritorna il nuovo capitolo della saga Star Trek, creata per la tv negli anni ’60 da Gene Roddenberry, con una grossa novità (almeno per noi): l’inserimento di una coppia gay con figlia. Uno dei principali protagonisti, il timoniere Hikaru Sulu, interpretato da John Cho, si rivela gay, felicemente accoppiato con Ben (lo sceneggiatore Doug Jung), col quale sta crescendo una bambina. Mentre a noi la cosa ha fatto molto piacere, non ha soddisfatto il primo interprete di quel ruolo, l’attore gay dichiarato e militante George Takei, che avrebbe preferito come gay un nuovo personaggio, anzichè far apparire Sulu come gay velato nei precedenti capitoli.
Il produttore J.J. Abrams, qui al suo terzo impegno con la saga, si è invece dichiarato orgoglioso della scelta degli autori, pensando che i tempi siano maturi e la società più evoluta per accogliere positivamente una famiglia gay (che comunque rimane molto sullo sfondo) in una delle storie televisive e cinematografiche più acclamate. Lo sceneggiatore Simon Pegg ha dichiarato che se il creatore della serie, Gene Roddenberry, l’avesse ideata oggi, sicuramente ci avrebbe messo dei personaggi omosessuali. Il regista Lin commenta: “Sono cresciuto con Star Trek, dove succede sempre qualcosa di intenso e provocante: per me la serie presenta sempre degli spaccati sociologici veri e reali, e le coppie di fatto oramai fanno parte della nostra esistenza, e la tematica non dovrebbe nemmeno sollevare alcuna domanda o interrogazione. È un processo narrativo del tutto organico”.
In questo capitolo l’Enterprise rimane vittima di un’imboscata su un pianeta alieno, abitato da personaggi che sono guidati dal tiranno di turno (interpretato da Elba), pronto a tutto pur di impossessarsi di un congegno necessario a far funzionare una bomba in grado di distruggere interi pianeti. Il protagonista Chris Pine spiega che “tutta la serie di Star Trek è basata sul concetto che unione significa forza, e che la Federazione deve rimanere unita per ottenere la pace interplanetaria. Se pensiamo a tutto quello che sta succedendo oggi nel mondo, il nuovo film è davvero un commento alla situazione sociale. C’è gente che vuole erigere muri, quelli di destra, e c’è gente che vuole costruire ponti, perché crede nell’idea di unità, fratellanza e giustizia”. A fianco del protagonista Kirk ritroviamo il vulcaniano Spock, interpretato dall’attore gay dichiarato Zachary Quinto.
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