Nella provincia olandese, tre ragazzi coltivano il sogno del motocross: uno finisce su una sedia a rotelle, uno si scopre gay, e il terzo sceglie ambizioni più borghesi. Racconto corale e amaro, ricco di figure ben delineate. Il realismo brutale, a volte ai limiti dell’hard-core (la scena dello stupro del ragazzo gay), e il cinismo del regista questa volta non sono gratuiti. Altamente drammatica la scena del coming out con un padre fanatico religioso che lo picchia quasi a morte. I dialoghi della versione italiana sono di Pier Vittorio Tondelli. Da rivedere.
Effettua il login o registrati
Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.
Condividi