Opera prima dell’argentino Marcelo Briem Stamm, anche sceneggiatore, girata con un cast ed un budget assai ridotti, che però, salvo qualche ambizione di troppo, non si fa notare. Un film che si presenta con due parti distinte, la prima all’insegna di sesso e romanticismo, la seconda che vira sul thriller. Manuel (Patrico Ramos) è un bel giovane della media borghesia, ancora ferito dalla sua ultima relazione, che vorrebbe dimenticare cercando una nuova storia. In una chat room s’imbatte in Julio (Mario Veron), un giovane robusto, solitario e disoccupato. Si dicono interessati più a conoscersi che a fare sesso, ma al loro primo incontro fisico, tutte rose e fiori, scatta la scintilla della passione che accende entrambi. Tra un focoso sesso e l’altro, si scambiano opinioni su tutto e di più, ma sembra sempre esserci qualcosa che li tiene ancora distanti. Deve essere la paura di andare incontro all’ennesima fregatura, il timore di rimanere ancora una volta feriti. Adesso sono arrivati a confidarsi intimi segreti del loro passato. Ma l’ombra del dubbio rimane. Saranno sinceri? Sarà vero quello che si dicono? O si tratta solo d’immaginazioni, delle solite bugie che si raccontano pensando di guadagnare punti, o forse qualcosa di peggio. Sarà vero l’amore che si dichiarano? Chi è che ama veramente e chi imbroglia? e perchè? L’autore, che prima ci ha illusi con due innamorati pronti a partire per il sogno della loro vita, sembra poi divertirsi a giocare col mistero, inserendo spiazzanti colpi di scena, flashback con Horacio, che era stato l’amore di una vita di Manuel, lasciandoci spesso perplessi per inattese reazioni, prima di uno poi dell’altro. Si tratta di un thriller psicologico, che si regge praticamente tutto sulle spalle dei due protagonisti (ma ancora alle prime armi) che trasmettono un feeling formidabile, con un finale a sorpresa (ma non completamente inatteso). Si sente la scuola di altri bravi argentini come Marco Berger e Marcelo Mónaco, ma potremmo trovarci davanti ad un’altra interessante promessa di quella terra lontana (e così vicina).
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