Charlotte, 32 anni, è proprietaria di una clinica di bellezza. Un giorno decide di abbandonare il proprio compagno Kristian e di andare a vivere in un appartamento che conserverà l’aspetto della provvisorietà. Al piano di sotto abita un giovane transessuale che la donna conoscerà comprendendone i problemi. Film danese ‘classico’ potremmo definire questo En Soap che riproduce volutamente lo stile di una soap opera per scavare nelle vite di due personaggi incerti sul loro futuro che tali restano sino allo scorrere dei titoli di coda. Girato in modo claustrofobico (l’unico ‘sguardo’ dall’esterno dedicato ad alberi costantemente e retoricamente in fiore) il film poggia il suo interesse sulla prestazione dei due protagonisti e sulla capacità di raccontare la sofferenza di una mente che vive in un corpo che non le appartiene. Con delicatezza (in particolare per quanto riguarda i rapporti di Ulrik/Veronica con la madre) e senza retorica trans.
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