I servizi segreti britannici sono sotto attacco, violato il sistema informatico, saltata la copertura di molti agenti e il capo Judi Dench viene ritenuta responsabile. I nemici non sono più nazioni ma individui. Il cattivo è Javier Bardem, uno psicopatico con capelli biondo platino, ironico, ambiguo, omosessuale, accarezza 007 ma in modo non plateale, «è giusto un accenno — dice Craig — Javier è l’unico che ha estremizzato il suo personaggio, concentrato su una vendetta personale». Nei primi venti minuti inseguimenti mozzafiato sui tetti di Istanbul. Poi si va a Shangai. Il baricentro del film è Londra: «Non è una città facile, non è fotogenica. Volevo creare un’atmosfera da thriller degli anni 60, una Londra misteriosa, oscura — dice il regista premio Oscar Sam Mendes — non vedo più una grande differenza tra un film commerciale e uno d’autore». (V. Cappelli, La Repubblica) “Sam Mendes, il geniale regista di American Beauty e Revolutionary Road prova a chiedersi chi sia davvero Bond, James Bond. Ne esce fuori un mezzo capolavoro diviso fra il puro divertimento e un visionario thriller psicologico. È un duello fra uno 007 assai meno supereroe, ormai acciaccato dagli anni, dai chilometri e dall’alcool, e il suo doppio negativo, lo spaventoso e indomabile Silva, interpretato da un grandioso Javier Bardem. Il tema, l’ispirazione, alcune situazioni rimandano ai Batman di Christopher Nolan, ma l’arte di Sam Mendes e dei protagonisti riesce a superare il modello di partenza.” (C. Maltese, La Repubblica) “James Bond provocato da un ambiguo Javier Bardem fa capire di aver avuto esperienze omosessuali. Questo e’ uno dei momenti piu’ spiazzanti di ‘Skyfall’, 23esimo film su 007 in uscita in Italia il 31 ottobre. “Bond gay? Non saprei – dice ridendo Daniel Craig, a Roma per presentare il film – in realta’ il duetto con il cattivo di turno vuole sottolineare un rapporto psicologico tra i due, e come se dicessero che vogliono ‘fottersi’ a vicenda”. Il regista Sam Mendes ha un’opinione un po’ diversa: “Volevo portare Bond in aree inesplorate, inserire piccoli shock e riportare l’umorismo che c’era all’inizio”. Tra le situazioni sconvolgenti di cui parla il regista certamente c’e’ anche quella di vedere l’Agente 007 dipendente da alcol e barbiturici. “Ci piaceva l’idea che avesse qualcosa di diverso – spiega ancora Craig – e abbiamo cercato di rendere la storia toccante impostando un film che apra prospettive per nuove avventure. In definitiva – aggiunge ridendo – ho un contratto per altri due film”. (AGI)
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Rispetto ai precedenti “capitoli” sicuramente meno spazio azione e effetti speciali per dedicarsi di più ai profili psicologici dei vari personaggi (sia per quelli storici come Bond e M, sia quelli nuovi come il grande Javier). Che dire… Bellissimo. Grande Daniel Craig che si dimostra ancora una volta il migliore attore ad interpretare il famoso agente segreto, grande Javier Bardem cattivissimo come non mai, coinvolgente come non mai la trama e, che dire, colonna sonora da infarto!
Ho potuto apprezzare daniel craig già in diversi altri film, ed anche se non mi piace questo genere di film, sono uscito dal cine inaspettatamente soddisfatto.Eccezzionale l’interpretazione del cattivo di turno barden. Consigliato a chi ama i film d’azione con spunti gay .