Skin Flick

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Skin Flick

Skin Flick, prodotto dalla Cazzo Film di Berlino, è’ il primo film porno vero e proprio di Bruce La Bruce, come ha dichiarato il regista stesso. Il film racconta la storia di una gang di skinheads che irrompono nella casa di una melensa coppia gay borghese, terrorizzandoli mettendo in scena atti di vero e proprio terrorismo sessuale. Tra i protagonisti assolutamente da ricordare Nikki Uberti, modella e attrice di Tom International.

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3 commenti

  1. smalltownboy

    stando al comunicato stampa, dovrebbe essere un capolavoro della pornografia moderna, con tanto di risvolti sociologi… a me sembra un film ben fatto, molto divertente e con un’ottima colonna sonora (Danko Jones), ma niente di più.

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Il film è stato girato a Londra da Bruce LaBruce e la sua Factory, con la collaborazione di Terry Richardson per la fotografia di scena. Prodotto dalla casa di produzione Berlin’s Films, il film si pone come una frantumazione delle aspettative culturali dominanti sui comportamenti sessuali maschili di gruppi definiti e così marchiati: protagonisti del film sono infatti dei giovani neo-nazi Skinheads, ma gay (Queer Shinhead). Due volte “socialmente pericolosa”, la Crew (Queer e Skinhead) protagonista di “Skin Flick”, sovverte e cortocirquita le codificazioni simboliche dettate dal senso comune dell’universo mediatico. Nel film le pratiche sessuali radicali (Corporal Punishment, Mind Control, Bondage, Gun playing) sono mixate con il feticismo del Dress-Code Skinhead in un’esaltazione perversa e spettacolare di comportamenti sociali e sessuali sovversivi. L’iconografia nazi e l’ultraviolenza kubrickiana da “Arancia meccanica”, propri del mondo Skin, sono colti da Bruce LaBruce nella prospettiva erotica dei giochi di dominio sadomaso in un’atmosfera da soap opera. Attraverso l’estetizzazione degli orientamenti sessuali e l’infinito feticismo che ne deriva, Bruce LaBruce prosegue, con sconcertante crudezza, la ricerca morbosa degli aspetti più sordidi e decadenti della vita vissuta, in un film che mescola reminescenze di generi culturali alti e bassi (dalle superfici warholiane al Trash alla John Waters, dall’hardcore alla comedy televisiva), combinando il culto del sesso estremo con la sua spettacolarizzazione fashion. (dal comunicato stampa Mcmagma)

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