In questo documentario il regista Mark Rappaport e l’attore gay Dan Butler ci accompagnano nella visione di un impressionante numero di spezzoni cinematografici girati tra gli anni ‘30 e gli anni ‘60, (l’età d’oro del cinema di Hollywood), mostrandoci come anche allora si riuscisse, con doppisensi e allusioni, a parlare di omosessualità senza mai nominarla, per non incorrere nelle censure del famigerato codice Hayes, che vietava qualunque riferimento a contenuti potenzialmente immorali.
Si inizia con le comiche degli anni ’30, in cui comparivano damerini raffinati e effeminati (spesso interpretati da attori gay nella vita reale). Quindi si passa a film comici più recenti come quelli interpretati dalla coppia Bob Hope – Bing Crosby, dove a Hope, come al nostro Totò, qualche volta capitava di travestirsi da donna, oppure, per sbaglio, di baciare un altro uomo. Cosi come nei film con la coppia Jerry Lewis – Dean Martin, Lewis qualche volta appariva piuttosto ambiguo. Non si salvano dal gay radar del regista i film bellici degli anni 40, ne tanto meno i film western (dove non manca John Wayne)… segue sulla scheda (R.M.)
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