Quando Wolfgang ha scoperto di aver contratto il virus dell’HIV credeva che non sarebbe sopravvissuto a lungo. Ma l’incontro con Roland, anche lui sieropositivo, di tre lustri più giovane, e il notevole miglioramento delle cure disponibili gli hanno permesso di arrivare a settantadue anni felice e nel pieno delle forze. Ora che Wolfgang e Roland sono sposati, dopo undici anni di fidanzamento, possono guardarsi indietro e ripercorrere insieme le proprie vite, segnate duramente dal virus: la paura, la morte di tanti amici e dei rispettivi compagni, la perdita del lavoro, la fine delle loro vecchie esistenze, gli effetti indesiderati delle prime cure sperimentate. Ma l’inatteso incontro ha riacceso in loro la scintilla della speranza: l’uno a fianco dell’altro hanno riscoperto la voglia di vivere e amare, tornando a coltivare la passione per l’arte che avevano dovuto dimenticare nella loro ordinaria vita “precedente”. (Togay)
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