‘Shakedown’ era il nome di una serie di feste create da e per donne afroamericane a Los Angeles, che presentavano spettacoli di go-go dance e strip per la scena lesbica underground della città. Ispirata dalla artista transgender Mahogany che, come madrina della scena, presiedeva spettacoli di queer streep e balli per un pubblico non eterosessuale negli anni ’80, la lesbica butch Ronnie Ron ha creato, prodotto e presentato dei suoi nuovi spettacoli. In essi, la clientela in gran parte femminile faceva scivolare le banconote da un dollaro nelle mutande delle lap dance mentre celebrava la sessualità lesbica con pulsazioni hip-hop. Mostrando i protagonisti nel backstage e nelle interviste, questa cronaca intima rivela che “Shakedown” era più di un semplice strip club; come uno dei pochi spazi per la sottocultura delle lesbiche, il club ha riunito e galvanizzato una comunità di gente bizzarra e queer di colore, e per questo ha subito rappresaglie da parte della polizia. La regista del film è anch’essa un membro di questa comunità; utilizzando materiale di archivio inedito, manifesti e volantini, il suo film rappresenta uno sguardo personale sul desiderio femminile come viene raramente rappresentato sul grande schermo. Presentato alla Berlinale 2018 e in concorso per il Teddy doc
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