Il film ci racconta la storia vera di Renee Richards, transessuale operato e campionessa di tennis che nel 1976 vince una causa contro l’organizzazione tennista che non voleva accettarla nei tornei femminili. Grandissima interpretazione di Vanessa Redgrave nel ruolo di Richards dall’età di 22 a 54 anni, prima uomo e poi donna. Lo vediamo giovane fidanzato che non si decide a sposarsi e che segretamente esce vestito da donna. Quando si confida con l’autoritaria madre psicanalista questa lo manda da un collega nel tentativo di farlo guarire. Morta la madre e abbandonata la fidanzata si decide per l’operazione a Casablanca ma la paura e l’angoscia lo fanno fuggire via il giorno prima. Si sposa ed ha un figlio ma la sua natura femminile riesplode e questa volta lo porta ad operarsi con successo… Il film ha chiari intenti didattici che vogliono portare lo spettatore alla comprensione di un dramma interiore ineludibile, anche se è assai titubante su problemi come l’attrazione sessuale che non si capisce bene in che direzione vada (consideriamo però che è un film per la tv girato nel 1986). Prima, da uomo che già si sente donna dentro, ci dice che la fidanzata lo attrae anche sessualmente, poi confesserà che l’approccio sessuale era pilotato solo dal desiderio di accontentare la partner. Mai nessun accenno, anche durante le analisi, sul fatto che si sentisse attratto dagli uomini. Gli incontri con gli uomini vengono presentati inizialmente come una grande difficoltà, vedi la scena del ballo al bar o il primo bacio con l’allenatore. Pruderia degli autori o problematica reale? Noi propendiamo per entrambe le cose.
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Sono contenta di essere riuscita a vederlo.. La grande Vanessa Redgrave è bravissima nel ruolo maschile del protagonista Richard.. Anche se del 1986 vale sicuramente la pena vederlo..
Chi avrà la fortuna di vedere questo film mi farà sapere com’è? Sarei molto curiosa di vederlo.. Ma Bologna mi viene lontano 🙂