Finalmente anche noi abbiamo il nostro film di Natale, una rivisitazione in chiave moderna a gay del famoso “A Christmas Carol” di Charles Dickens (ricordate la poetica versione cinematografica con Jim Currey?). Nel ruolo di Scrooge abbiamo l’attore gay David Pevsner (Law and Order: LA, Criminal Minds) e in quello del fantasma del suo partner d’affari deceduto Marley, Tim Kazurinsky (Saturday Night Live, Second City). Drew Anderson e Nicholas Bailey interpretano Scrooge e Marley da giovani. Tra gli altri protagonisti segnaliamo l’attore gay David Moretti (The Liar, Dante’s Cove), l’ex modello di Playgirl Ronnie Kroell (Eating Out: Drama Camp), Richard Ganoung (“Parting Glances”, “Billy’s Hollywood Screen Kiss”).
Anche qui abbiamo la storia della redenzione di un uomo vuoto, solo e senza amore, un uomo gay velato che ha trascorso la sua vita in un modo così repressivo da perdere ogni capacità di dare e ricevere amore. Il film ci mostra, attraverso lunghi flashback, praticamente tutta la sua vita, a partire dalla sua infanzia negli anni ’70, fino alla liberazione finale che avviene con l’aiuto di tre fantasmi che sono gli spiriti delle persone che più l’hanno amato. Nel film si fondono molto bene personaggi gay ed etero, creando un’opera che piacerà sicuramente ad un’ampia gamma di spettatori.
L’idea del film è nata a Richard Knight Jr., regista insieme a Peter Neville, quando con l’amica sceneggiatrice Ellen Stoneking e Timothy Imse formarono un trio deciso a tradurre in una sceneggiatura lo spirito della ballata natalizia “Christmas Eve Is Coming Soon” (tema conduttore del film) sulla scia del romanzo di Dickens, evitando però di farne una versione camp o ironica, preferendo un approccio sincero e di cuore. Timothy Imse è deceduto durante la lavorazione del film che è stato a lui dedicato.