Devo dire subito che il film, criticabile fin che volete e forse giustamente in quanto troppo somigliante ad una soap opera, mi ha commosso e coinvolto, tanto da sentire il bisogno di rivederlo subito. Cosa non di poco conto, almeno per me, che prima di rivedere un film deve passare almeno . . . una settimana! Sono comunque sicuro che a molti gay questo film piacerà. Gradevolissima sorpresa la presenza di un attore esordiente, Ryan Philippe, bravo e veramente bello. Fa la parte di un ragazzo etero sieropositivo. La storia del ragazzo omosessuale che sta morendo di Aids è invece alquanto scontata e già vista. La regina del film rimane comunque Gena Rowlands, affascinante anche se ingrassata. Per passare due ore di sereno divertimento (nonostante l’Aids).
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Il film nonostante l’impostazione da soap opera è un discreto affresco di vite umane che si incontrano, litigano e si riappacificano, raccontato con tenerezza e brio.
E a parte la storia del ragazzo morente di aids non proprio originale il resto è fresco e divertente.