Varie
La Repubblica (Roberto Nepoti)
… Ferzan Ozpetek con Saturno contro ha realizzato il suo film più rischioso. Non ci riferiamo alle allusioni (misurate) ai Dico o all´accanimento terapeutico, ma al coraggio di esporre i sentimenti allo stato puro, costringendo lo spettatore a riflettere senza mediazioni consolatorie sull´amore e l´amicizia, il dolore e la morte, le separazioni…
Il Manifesto (Roberto Silvestri)
…Gli affetti segreti che prova e trasmette, dopo un po’ di sequenze di riscaldamento, si spargono asimmetricamente e colpiscono come i missili a tempo ritardato. In genere non sono mai reazioni dirette a una situazione, a un silenzio, a una battuta, a un primo piano. Si nascondono nelle pieghe recondite del film. Ti vengono addirittura le convulsioni emozionali in controtempo a vedere questo suo ultimo lavoro corale, Saturno contro, ovvero un inno alla vitalità della malinconia…
L’Unità (Alberto Crespi)
…Il tradimento di Antonio e la morte improvvisa di Lorenzo sono i fattori scatenanti della trama: da qui il lutto di Davide, che gli amici alleviano invadendogli casa e rompendogli le scatole, e la lotta comune perché Antonio torni con Angelica. La morale: uno sfrenato desiderio di normalità e stabilità, un disperato elogio della famiglia tradizionale (non a caso risultano angelici, e simpatici, anche i bigotti genitori di Lorenzo venuti dalla provincia per l’estremo saluto al figlio). Nel mondo di Ferzan Ozpetek tutti (gay, etero, bisex) sognano il desco familiare e si vogliono bene nel nome dell’amicizia, non dell’appartenenza sessuale…
La Stampa (Lietta Tornabuoni)
…Il film imperfetto, trascinato, ha qualche buona battuta… Se c’è un merito, sta negli attori, quasi tutti bravi: Accorsi-Buy formano una coppia classica, Ambra Angiolini ha naturalezza e fascino, Isabella Ferrari si vorrebbe vederla più a lungo, Serra Yilmaz è come al solito una macchietta. E la nuca di Pierfrancesco Favino, su cui la macchina da presa indugia, è come il dipinto della malinconia…
La Repubblica (Natalia Aspesi)
…il film più gay del nostro cinema prudente. Il suo film più gay, perché invaso non dal sesso ma dai sentimenti, non dalla passione bruciante e crudele ma dall´amore generoso e duraturo…
Il Giornale (Maurizio Cabona)
…Versione gaya del Grande freddo di Kasdan, adattata alla Roma borghese e intellettuale, Saturno contro – titolo che allude all’oroscopo – compendia i film precedenti di Ferzan Ozpetek. A bilanciare il déjà vu di queste comuni, o comunità, libertine, ci sono dialoghi finalmente secchi e pungenti…
Il Giornale (Massimo Bertarelli)
…Lento e prolisso melodramma sentimentale che rimette in pista la famiglia allargata delle Fate ignoranti. Ai consueti temi, i gay infelici (Pierfrancesco Favino, Ennio Fantastichini e Luca Argentero) e la diffidenza del mondo, si aggiungono eutanasia e Dico. Ciglio orientato verso l’umido, sullo schermo e in platea. I migliori? La deb Ambra e la Vukotic…
Il Tempo (Dina D’Isa)
…commovente film di Ferzan Ozpetek, dai toni malinconici e amari, sembra di respirare il clima delle “Fate ignoranti”, rivisitato da Ozpetek sette anni dopo. Ancora una volta, emerge un gruppo di persone che riflette la società di oggi, alla ricerca di nuove regole e diverse dinamiche relazionali…
Il Resto del Carlino
Gruppo di famiglia promiscua in un interno, anzi due: la casa della coppia omosessuale Davide e Lorenzo… Ozpetek, tornando alla coralità di La fate ignoranti, cerca, e a volte riesce, l’allineamento tra l’esperienza dei personaggi e quella intima, potenziale, dello spettatore. In una forma non leziosa è un film pedagogico cui nuoce un finale rifinito, convenzionale, un po’ melò.
Ammetto di non amare Ozpetek, lo trovo un regista ruffiano, buonista, adatto ai sentimentalismi di un paese pizza e mandolino nel suo dna. Il fatto che sia cosi’ amato dalla comunita’ lgbt mi spaventa. Mi sento sola nel provare un amore forsennato verso registi quali: Pasolini, Fassbinder, Jarman; che nelle loro differenze sono accomunati da un autenticita’ disturbante per questo motivo degna di essere definita Arte. Ancora mi sfugge come si possa affiancare questo abile furbastro ad Almodovar la cui spontaneita’ corrosiva e viscerale emerge in ogni sua opera. Ozpetek e’ tristemente un eterna promessa senza capacita’ di posizione proprio come la nostra politica. Quando guardo un suo film penso agli abbronzanti, a stoviglie costose, a pranzi luculliani, a terrazze sotto un sole malato, a vacanzine esotiche, a discorsi politically correct di radical chic puzzoni. Il vuoto che vuole essere riempito come in questo film, pieno di condimenti senza nessuna sostanza, senza nessun estro, senza nessuna fantasia, senza spessore. Solo un circo di banali anime equestri. Che tristezza.
Sarà che a me i film di Ozpetek piacciono tutti, ma anche questo secondo me è veramente da gaurdare, mi piace l’atmosfera, i molti personaggi che non sono secondari ai protagonisti e concorrono a fare la storia, le ambientazioni, lo stile ecc. Si, il fatto che nei suoi film un morto deve sempre esserci è un po’ triste, ma va bene così.
Non ha niente di spettacolare, ma è proprio questo che lo rende reale ed emozionante. Il fatto che apparte la morte del ragazzo non succeda niente degno di nota in un film potrebbe annoiare ma non so bene come Ozpetek lo rende appassionante, e alla fin fine la realtà è così.
Anche io sono tra quelli che pensano che Ozpetek sia sopravvalutato… innanzitutto dai gay, che ne hanno fatto una sorta di mostro sacro. Molti dei suoi film sembrano fatti senza uno scopo e senza un perchè. Un caleidoscopio disordinato di personaggi e situazioni
Di molti film ho apprezzato il modo in cui presentano la loro realtà, l’essere delle finestre di ottima qualità su universi a me sconosciuti. Con quelli di Ozpetek invece mi sembra di guardarmi dentro. Il suo gusto, le sue idee, le sue storie sono così vicine al mio immaginario, al mio modo di guardare il mondo… Alcuni sono più riusciti, altri meno, questo è bellissimo, ma in ogni modo mi fanno sentire a casa in un modfo quasi straziante.
Molto convincente per quanto riguarda la rappresentazione del carico emotivo. Peccato che il regista metta troppa carne al fuoco e così emergono forzature sgradevoli riguardo l’indagine di certe tematiche e il ritratto di alcuni personaggi (sensazione di “appiccicato” giusto per fare volume). Non condivido la visione “romantica” del vizio o della dipendenza (avete mai visto uno che si fa di coca o di altra droga a quei livelli? Altro che Ambra Angiolini!)
Opzetek è un regista che ci ha abituato a film in cui si intrecciano storie di numerosi protagonisti; ma forse questo è quello con dinamiche più numerose.Bravissimi gli attori: sopratutto Angiolini, Argentero e Lunetta Savino. Ma anche gli altri …
Saturno Contro è un film strano. La problematica che affronta è tra le più complesse affrontate da Ozpetek: la morte improvvisa in una coppia gay, la morte di un protagonista dopo venti minuti di film, lo sfascio del “gruppo” (una sorta di negativo delle Fate Ignoranti, in cui il gruppo era tutto e resisteva a tutto) che solo alla fine si rincolla (per un’ultima volta?), l’elaborazione del lutto. Di che farne un capolavoro.
Eppure il regista mette troppo al fuoco: troppi personaggi, troppe situazioni, troppe emozioni diverse, e non riesce a gestirle. Il film gli scappa da tutte le parti, le storie restano sospese, e nella confusione sbaglia anche il montaggio includendo alcune scene evitabili (come il pianto collettivo all’obitorio, fintissima). Restano diverse buone prove attoriali e un sentimento di fondo sincero che fanno raggiungere la sufficienza al film. 6
I film di Ozpetek sono tutti uguali, raccontano sempre una realtà TRAGICA E LUTTUOSA dell’essere omosessuali. Margherita Buy ha sempre lo stesso ruolo. Anche io credo che la storia non sia stata pienamente sviluppata. A costo di beccarmi anche io del “coglione” dico che secondo me Ozpetek è sopravvalutato.
Consigliato a chi sta elaborandosi il lutto per la perdita di qualcuno… Rispecchia in modo abbastanza verosimile la sofferenza del lutto..
Bello. Accidenti.
Manda un pò in paranoia, ma è semplice e intenso. Brava Ambra, non l’avrei detto, ma mi è piaciuta davvero. Idem Luca Argentero. Bella anche la musica e l’ambientazione alla villa. Un bell’otto.
Bellissimo !!!
Credo che questo regista abbia più poco da dire… forse dovrebbe prendersi una pausa di riflessione. Saturno contro è un film decisamente imbarazzante.
Che dire… film molto bello!
Attori belli e bravi!
Ho appena visto il film…Mi è piaciuto tanto e lo rivedrò. Qualcuno si lamenta del fatto che la storia è inverosimile… personaggi ricchi e generosi, amicizie pure e amori eterni (…anche se per sempre non esiste..) Penso che dapprima il regista inquadri una realtà che è volontariamente idealizzata; è un qualcosa che esiste, ma che per l’occasione è resa perfetta…in modo da essere desiderabile dai più, un ideale a cui tendere!E’ la morte di Lorenzo a sconvolgere la perfezione da molti additata. La vita diventa reale quella che molti cambierebbero volentieri. Cosa resta? non è il villino in collina che rimane;sono quelle persone che sono state sempre sedute attorno a quel tavolo, è il ricordo di un amore che, per quanto doloroso possa essere, vale sempre la pena di vivere.
QUESTA E’ LA MIA INTERPRETAZIONE IN POCHE RIGHE!!!
Ho visto il film ieri sera in tv per la prima volta e a me pare che Ozpetek abbia perso un po’ del suo fascino ‘esotico’, passatemi il termine, da quando ha smesso di raccontare anche della ‘sua’ Turchia. Ho rivisto poco tempo fa Il Bagno Turco e proprio non c’è paragone. Ho l’impressione che Ozpetek si sia leggermente imborghesito da quando ha deciso di raccontare storie esclusivamente italiane. Tutti questi personaggi impaccati di soldi, con appartamenti spaziosi ed eleganti, ville in campagna, rendite e carriere di successo, danno un senso di fittizio, irreale. E poi di tutti gli attori presenti mi pare che solo Ambra sia da applauso, gli altri mi sono sembrati tutti un po’ stanchi… a parte la Vukotic e la Savino, naturalmente… Favino poi in versione gay è ancor meno credibile che nel film di Ligabue. Concordo con il commento di Terzopiano. A me questo film non ha dato nulla.
Qualcuno ha avuto l’idea di fare l’ennesimo film italiano noioso con trama e dialoghi che a volte fanno acqua. Sperando che i difetti fossero nascosti dalla vista di un altro gay morto.
E mettere Margherita Buy ad interpretare il ruolo di una moglie tradita non è esattamente l’idea più originale del mondo…
Infine, sbaglio o alla fine l’unica coppia restante è etero e tutti i gay sono single?
una cagata………………pellicola sprecata,…
ozpetek e l’unico regista italiano vivente che sappia regalarci film in cui l’omosessualità…fa sempre rima con tragica morte
e bellismo il film lo vedo e lo rivedo miliardi di volte ………………bravo il regista
ozpetek e l’unico regista italiano vivente che sappia regalarci film in cui l’omosessualità è rappresentata in modo naturale cosa che la maggior parte dei registi italiani anche quelli impegnati , non hanno mai saputo o voluto rappresentare.Mi piacerebbe che ozpetek diventasse un regista di fiction televisive.Sarebbe in grado di realizzare dei bellissimi sceneggiati storici in particolare quelli dove hanno come protagonisti personaggi omosessuali Il caravaggio, ad esempio come sarebbe stato indagato più approfonditamente nei sentimenti se fosse stato girato da ozpetek;Sarebbe stato in grado di mostrare in modo naturale e senza imbarazzi la sua omosessualità, che invece il regista italiano non ha saputo o voluto mostrare.Secondo me aiuta essere omosessuali (e aperti mentalmente) se devi riprendere delle scene d’amore fra persone dello stesso sesso.
Un pugno al cuore, vero, verissimo, lo sgomento, l’amicizia, la difficoltà di comunicare qualcosa nel momento dell’estremo dolore, la vita che egoisticamente riprende sempre. GRANDE come al solito
Che noia, che barba, che barba, che noia… Che palle!!!!
UNA CAGATA PAZZESCA!!!!!!!!!!!!!!!!!
meno peggio dei precedenti film di Ozpetek, ma sempre stonato, falso,pieno di luoghi comuni e di buonismo fuori luogo … terribile e fastidiosissimo il personaggio della sempre presente Serra Yilmaz….
meno peggio degli altri perché mi è sembrato a volte scorgere un dolore un po’ piu’ sincero, forse per esperienze personali dell’autore. Comunque sempre molto brutto.
Cazzatona qualunquista.
AMO AMO AMO AMO questo film!!! Mi è entrato nel sangue,lo sento parte di me,perchè ha come tema qualcosa in cui credo tanto:l’amicizia,che per me è di importanza vitale! Finalmente un bel gruppo di amici che rimangono uniti anche nei momenti di difficoltà invece di perdersi quando ognuno ha una famiglia e dei figli,finalmente una bella coppia gay che vive una vita felice (fino alla morte di uno di loro),che fanno colazione,che fanno la spesa al supermercato e che passano serate con gli amici invece dei soliti amori travagliati,negati e tormentati alla Brokeback Mountain! W SATURNO CONTRO! W DAVIDE E LORENZO,ANGELICA,ANTONIO,PAOLO,LAURA,NEVAL,ROBERTO,SERGIO,ROBERTA! W L’AMORE! W LE COPPIE GAY! W L’AMICIZIA! (e abbasso il matrimonio!)
ancora vogliamo spendere parole su questo film? esiste modo peggiore di utilizzare la pellicola? banale, qualunquista, personaggi da cartoni animati e storia inesistente. Per rappresentare il vuoto di questa nostra epoca non basta essere vuoti. se non avete niente da raccontare, c’è tanta terra da arare in italia: rimboccatevi le maniche.
Certo che è bravo Ozpetec, ma purtroppo solo a copiare!! Mi dispiace dirlo ma è vero. Sia questo che le fate ignoranti sono nient’altro che la copia di seconda pelle fatta molti anni prima. Provate a scaricarlo da emule e poi vedrete…..
Inizialmente pure io lo mettevo sto regista alle stelle, poi mi ha incuriosito quello che dice francesco, di conseguenza ho scaricato seconda pelle ed ho dovuto dargli ragione!! Ozpetec sii un po’ più originale!!!!
Banale e naturalmente uguale a tutti gli altri film di Ozpetek: visto uno visti tutti.
Godibile, ma mi sembra che i personaggi siano stati ripresi da un treno in corsa…
Realistico anzi reale, il crudo dolore, la disperazione, il vuoto, il sentirsi fragili oltre ogni misura…..ed in mezzo l’amicizia, l’amore gay, il tradimento insomma cose della vita
il piu grande film che o mai visto
tante le parole per descrivere quest’ultimo capolavoro di Ozpeteck, ma una le comprende tutte :STUPENDO. grazie Ozpeteck per le emozioni regalatemi. E A VOI DICO, SE SITE INTERESSATI a due chiacchere sul cinema a temetiche gay contattatemi [email protected]. ciao Cris
Film compendio alle “fate ignoranti” da cui riprende la famiglia allargata e la racconta.
Molto piacevole il ritmo lento, quasi “da camera” che comunica l’intimità della storia e la coesione di questo gruppo di amici.
Purtroppo tale ritmo perdura x tutto il film appesantendolo e rendendolo moscio!
Molto brava Ambra Angiolini, mentre la Buy è la donna che tutti i mariti fedifraghi vorrebbero avere: cornuta e abbandonata, la sua massima reazione è alzare il sopracciglio e contorcere le mani, molto meglio quando è nevrotica o smarrita.
Bravo Stefano Accorsi in un ruolo odiosetto.
Perchè non presentare il film al “family day”: quale famiglia è + umana e reale di questa????
bello…bello…bello….attori bravi….anzi bravissimi….bella scelta….tutti sono entrati nella parte….e a me è venuta voglia di far parte di quella allegra compagnia
terzopiano sei un coglione!!!non capisci una mazza!!
Terzopiano sei un grande!!
Comincia il film in modo interessante perchè arriva un ospite inaspettato in un appartamento dove si sta preparando una cena. Non si capisce a chi sia destinato il ragazzotto che pare pronto a cadere in una trappola sessuale, poi più niente perchè ci dobbiamo sorbire le vicissitudini degli altri personaggi.
Non diresti mai che Stefano Accorsi sia sposato con la Buy (troppo vecchia per lui), che abbia come amante Isabella Ferrari (sempre troppo vecchia) e che abbia una figlia già grandicella. (La sua espressione drammatica: palpebra calata e bocca aperta)
Non diresti mai che Serra Yilmaz sia sposata con Filippo Timi (lei è troppo vecchia e brutta e scontrosa)
Non diresti mai che Ambra è tossicodipendente (sembra in pienissima salute).
Paradossalemnte credi di più alla coppia gay nonostante i pregiudizi sulla provata eterosessualità di Argentero e Favino e sai benissimo che i due sono imbrazzati e stanno morendo mentre si rotolano avvinghiati sul letto.
Soprattutto non crederesti mai che tutta questi siano amici e vadano “in vacanza insieme”.
E credi di più ai personaggi di Lunetta Savino e della Vukotic, ma hanno ruoli minuscoli.
Tutto finisca a tarallucci e vino: non ci è dato sapere cosa succede a tutti i personaggi, tranne uno che muore e ci viene detto che sarà cremato. Non ci sono sorprese, non ci sono conflitti, non c’è una bella scena di sesso gaio. Nada
Bello il film, un vero caleidoscopio sulla vita….divertente, commovente, ben architettato come sempre ….Bravissima e troppo bella Ambra, espressiva, umana, …..Grande Ozpetek, …..e tutti gli attori!!!
Non credevo fosse possibile, eppure Ozpetek c’è riuscito: ho pianto! Molto crudo, forte, pieno di speranza, amore e passione. Bravissimi gli attori, anche la neofita Ambra Angiolini. Un plauso a Luca Argentero per aver ben interpretato un ruolo che non fa parte della sua vita comune. Memorabile battuta di Fantastichini:”Io non sono gay… Sono frocio!” BELLISSIMO DA VEDERE
HO VISTO IERI SERA L’ULTIMO CAPOLAVORO DI OZPETEK . CONSIGLIO A TUTTI DI ANDARLO A VEDERE . GLI INTERPRETI SONO TUTTI ASSOLUTAMENTE BRAVI E REALI.