La vicenda si svolge in una grande tenuta portoghese, in una villa un po’
fatiscente ma piena di cose artistiche, oggetti preziosi, quadri di nature morte, mobili antichi. In questa casa inquietante e misteriosa, si aggira a piedi scalzi una donna ancora attraente, Anna, vedova inconsolabile di un marito che, dai suoi racconti (quasi tutti soliloqui), sembrerebbe scomparso mentre attraversava un deserto, morto per disidratazione e per mancanza di cibo. In questa tenuta, di cui è proprietaria, vive con il suo unico figlio Albert, un ragazzo taciturno, solitario che pur amando sua madre, cerca di sfuggirle, oppresso dai discorsi ripetitivi della donna, costantemente persa nei suoi ricordi e nelle sue malinconie. Nella tenuta vengono coltivate rose, soprattutto rosse, di una qualità superiore, che vengono concimate con un prodotto esclusivo e molto caro. A gestire l’impresa è Anna, spesso costretta a fare i conti e a far quadrare il bilancio, mentre Albert vaga nelle serre, si inebria del profumo delle rose, sperimenta nuovi innesti con i bocciuoli per ottenere degli esemplari sempre migliori e si è creato un proprio rifugio in un magazzino, dove a sua madre è vietato entrare, e dove il ragazzo si abbandona a un misticismo costituito da immagine sacre e musica classica, tramutando questi elementi in un parossismo di sensualità. Da dietro le finestre sempre chiuse, polverose e costellate di ragnatele, la madre osserva e medita ad alta voce sulle stranezze del figlio, vorrebbe averlo accanto, piu presente e partecipe, ma il ragazzo la teme, forse perchè ha paura che possa indovinare i suoi tormenti interiori. Finalmente arriva un terzo personaggio a scuotere con la sua bellezza e la sua vitalita il tranquillo menage familiare: è Fernando, un bracciante che viene assunto per la mano d’opera. Albert è attratto da questo giovane sanguigno e disinibito, accetta che questi si prenda delle liberta con lui, anche a carattere sessuale, si fa trovare nudo in una vasca situata nel magazzino, si lascia accarezzare e perfino lavare in un bagno cosparso di petali di rosa. Lo immagina disteso sulla spiaggia, di notte, nudo, con le braccia distese, come fosse inchiodato ad una croce. Spesso le visioni oniriche si confondono con quelle reali e su tutto aleggia il colore purpureo delle rose e l’odore di morte che emanano quando vanno in putrescenza. Sara il fuoco a purificare il tutto e ad incenerire i tormenti e le passioni dei tre personaggi, un fuoco che porrà fine ai fantasmi di Anna e aprirà nuove prospettive nella vita di ciascuno… (F.T.)
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