Il film è diretto James Merendino (che chissà perchè si firma Allen Smithee, vergogna?) ed è scritto da Paul Marius (che interpreta il boss di un sex club). La storia vuole indagare nel mondo della prostituzione maschile e dei rapporti tra gli anziani clienti e i giovani prostituti. Richard Chamberlain interpreta Thaddeus MacKenzie, un anziano avvocato con l’Aids che vuole passare i suoi ultimi giorni con le uniche due persone che ha amato nella sua vita, due giovani prostituti. Uno è Allen Hayden (Michael Imperioli) che ha ora cambiato stile di vita ed è diventato un artista cha ha una storia con Eva (Ute Lemper), proprietaria di una galleria e che non sa nulla del suo passato. L’altro è l’ancora giovane Jaime (James Duval, il ragazzino di Doom Generation di Gregg Araki), figlio di un ex modella e di un monaco buddista, che ha come obiettivo quello di guadagnare abbastanza soldi per poter andare a trovare suo padre. Thaddeus riesce a rintracciare Allen e gli chiede di aiutarlo a ritrovare Jaime, che aveva invano cercato di ‘salvare’. Allen ritorna quindi sui marciapiedi, e rivivendo il suo passato entra in crisi con le scelte future che l’attendono… Nel film abbiamo qualche dialogo interessante (come quello tra Thaddeus ed Eva sulla panchina), poco spazio ai sentimentalismi e nessuna scena gratuita di sesso, ma questo non basta a dare spessore né ai personaggi né al film, peraltro fotografato assai male. Rimane di qualche interesse la descrizione dell’ambiente della prostituzione.
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