Questo è il primo adattamento del romanzo di Evelyn Waugh per il grande schermo, dopo la splendida serie tv del 1981 con Jeremy Irons. La storia inizia a Oxford nel 1925 dove Charles Ryder (Matthew Goode) fa amicizia con l’aristocratico e colorito Sebastian Flyte (Ben Whishaw) figlio di Lord Marchmain. Charles viene subito sedotto dai modi eccessivi di Sebastian e dal suo mondo aristocratico, ma ben presto, dopo una visita alla maestosa residenza della famiglia le sue attenzioni saranno tutte per Julia (Hayley Atwell), la sorella maggiore di Sebastian. L’omosessualità di Sebastian, dopo questo primo tradimento, dovrà fare i conti anche con droghe e alcool oltre che ad una crisi mistica che lo condurrà ad un drammatico esilio. Il tema principale del film è comunque il declino dell’aristocrazia britannica consumata tra amori proibiti, perdita dell’innocenza e contrasti politico-religiosi nel periodo che precede la seconda guerra mondiale.
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A me il film è piaciuto molto. Descrive alla perfezione l’ipocrisia, la violenza e la disumanità di un certo tipo di cattolicesimo ottuso e formale che non ha più nulla di cristiano ma serve solo a coprire un egoismo personale sfrenato. Charles rappresenta il lume della ragione, la parte migliore dell’umanità, che lotta contro al barbarie. Bellissima la fotografia e la musica.
Ho guardato il film con interesse, la decadenza di quell’aristocrazia fondata su certi valori, che disprezzo, portano lo spettatore a focalizzarsi sull’impatto familiare in rapporto al cattolicesimo. Ovviamente l’ateo non poteva che essere il protagonista, che sfida persino una nobildonna dell’alta aristocrazia forte delle sue convinzioni ma incredulo quando Lord Marchmain, alla fine, si ricrede sul letto di morte. Ovviamente Waugh, di proposito, mette in luce tutto ciò che un ”ateo” può fare di peccaminoso…indurre al divorzio, disprezzare l’aristocrazia e la Chiesa cattolica.
Devo dire che il film mi è piaciuto, certo, forse un po’ lento, ma ben argomentato, forse troppo lungo, ma bisognava effettivamente spiegare molte cose che si trovano nel libro. Il personaggio di Sebastian è molto triste, ossessionato dalle credenze familiari e da un amore parzialmente corrisposto, mi ha davvero intristito…se è già difficile vivere i propri “sentimenti” in quest’epoca di bigotti, non posso immaginare cosa doveva essere in quei tempi…
Credo che questa versione sia bella quanto la serie tv, ma abbia in più il dono della sintesi e non perdendosi in chiacchiere inutili ti fa gustare di più la trama.
Amicizia tra giovani universitari.Sebastian incontra Charles e fa amicizia con lui presentandogli anche la sua famiglia. Sebastian, a differenza dei suoi fratelli soffre l’oppressione della madre e cerca sempre di sfuggire ai suoi dettami. La sua vita migliora con l’amicizia con Charles; ma precipita quando scopre l’amico e la sorella Julia baciarsi. Poi si scoprirà che si era innamorato di lui. Il precipitare di Charles nell’alcolismo separa i tre. Anni dopo la madre cerca Charles per convincerlo a far tornare il figlio a casa e quest’ultima cerca davvero di aiutare Sebastian, che però decide di non tornare. Ancora anni dopo, Charles va a trovare anche Julia, nonostante siano entrambi sposati,e …
Il film l’ho visto. Non è male, anche perché i temi sono attuali (cattolicesimo e felicità) e i personaggi realistici. L’atmosfera è romantica e fatalistica fino alla fine, con la visione della sessualità molto ristretta e “dannata”. Voto 7.
Film bello specialmente per la scenografia, superconsigliato
non riesco a parlare in chiave entusiastica di questo film che pure mi ha colpito e non mi ha consentito di staccarmene fino alla fine, un po’ forse per le atmosfere vecchia Oxford che si respirano specie nella prima parte del film e che mi hanno riportato alla mente film come Maurice di Ivory o Another Country con Rupert Everett (due splendidi film che meritano di certo un post a parte).
Un film che tutto sommato m’è piaciuto, ma che non mi sento di consigliare a tutti perché per la sua lentezza, non tanto casuale, ma spesso ricercata, può risultare noioso a chi non è abituato al genere…
Per me è invece bellissimo.
il film non è niente di che, la prima parte si segue con discreto interesse, ma la seconda diventa noiosa. niente di esaltante nemmeno per la recitazione, pessima, a mio avviso, quella della madre dei ragazzi.
Concordo pienamente con il giudizio di AmerPoison e con quello del recensore del “Manifesto” (18 luglio 2009) che, confrontando il film con la serie del 1981 ha così scritto: «Mentre la serie tv potrebbe essere considerata buon cinema, il film sembra ridursi a una banale serie televisiva».
Una piccola, pignolesca annotazione: la serie del 1981 non era della BBC, ma della Granada.
Ho visto il film oggi pomeriggio – a me e’ piaciuto….non e’ certamente un fim d’azione ma si segue con partecipazione nonostante le oltre 2 ore di durata. Lo consiglierei
Film troppo lento. Primo tempo migliore del secondo. Belle le locations.
Ho visto il film in inglese qualche tempo fa e la delusione provata è stata davvero tanta.
Lento, per nulla coinvolgente, a tratti noioso: non ha paragoni con il telefilm trasmesso dalla BBC.
In più, nemmeno i due attoruncoli che interpretano Charles e Sebastian riescono a far immergere lo spettatore nella storia,le geniali interpretazioni di Jeremy Irons e Anthony Andrews non reggono confronti.
In sunto, un giudizio veramente molto negativo, m’incuriosisce, però, andarlo a vedere in italiano solo per constatare se i doppiatori abbiano inabissato ulteriormente una situazione già disastrosa!
Film noiosissimo, c’è poco altro da dire!