Uno dei più sottovalutati e coinvolgenti film lesbici degli ultimi anni, passato in sordina al Festival di Cannes del 2001. L’amour fou a senso unico di Louise, una dentista sposata, per un’attrice di teatro, Nathalie, che era sua amica nell’infanzia e che dopo un litigio l’aveva indotta a tentare il suicidio. Si ritrovano dopo uno spettacolo teatrale, si rifrequentano, fanno insieme un indimenticabile viaggio a Copenaghen, si posseggono con passione. Ma l’attrice tende a recitare anche in privato, Louise sente rifiutata la sua fame d’amore e a suo modo cerca vendetta. Il ruolo principale nella Lulù di Wedekind sconvolgerà la vita di entrambe. Uno dei ruoli migliori per la Béart e la Bussières, perfette nella loro alchimia sensuale, e un plauso alla regista che orchestra con abilità una storia morbosamente appassionante giocata sui rincontri e la re-citazione (‘Répétition’ significa anche ‘prova teatrale’). La scena in cui Louise rifiuta di aiutare l’amica malata mentre suonano alla porta è di un’intensità disturbante. Da vedere e rivedere. (M. Schinardi)
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Emanuelle schiavizzami!
nonostante tutto e afascinatente come sempre la bella emmanuelle beart
(a parte il fatto ke emmanuelle beart è il mio sogno erotico..)
le 2 sn legate d qst rapporto morboso,sordido,passionale e subdolo..
disturba il fatto ke una delle 2 ama veramente mentre l altra no..
sono l una dipendente dall altra infondo..solo ke una nn lo accetta facendo soffrire l altra ke nn puoòfare meno d lei..
..alla fine la rottura del loro rapporto è una relazione mancata..una storia andata a male..
bello ma t lascia “a metà”
mi ha lasciato addosso una bruttissima sensazione, per pietà non crediate che tutte le lesbiche tormentate e non volute diventino torbide come questa Louise, povera donna che non riesce a concludere niente di buono nella vita. si innamora della sua amica e, invece di chiederle di andar via con lei (e, certo, eventualmente cominciare con la collezione dei NNO) si taglia le vene e manco muore, poi cresce distante da lei e sposa un dentista come cura normalizzante, dopodichè si ripresenta nella vita di Nathalie e riesce solo a risultare asfissiante come una servetta falsa, brrr.
Emmanuelle Beart è bellissima, testimonia la superiorità delle francesi nel mondo.
Salut.