Questo film di Thunska Pansittivorakul è il ritratto romanzato di se stesso e del suo attore feticcio Panuwat Wisessiri. La sceneggiatura è stata discussa tra i due ed entrambi si sono messi nel ruolo di se stessi, rendendo impercettibile il confine tra riprese dietro le quinte, come fossero di repertorio, e le attuali riprese. La cinepresa riprende il corpo di Panuwat mentre dorme, fa la doccia e si rilassa. Thunska e Panuwat giocano a Jenga, con pezzi rossi, gialli e blu, simboli dei diversi gruppi politici tailandesi. Il precedente film del regista, “This Area Is Under Quarantine”, era però molto più politico (e per questo venne proibito). Reincarnate è inteso dal regista come una forma di protesta contro la legge tailandese del 2009 che, tra tanti altri tabù, proibisce il nudo frontale. Naturalmente il film non ha passato la censura. Apichatpong Weerasethakul è coproduttore del film. Il film è pieno di bellissime e poetiche immagini. Nel finale vediamo Panuwat che mette alla luce una figlia, significando l’ambiguo desiderio di abbandonare il proprio corpo.
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