Reinas

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Reinas

E’ la prima pellicola in assoluto che tratta l’argomento dei matrimoni gay. Seguiamo i tre giorni che precedono il matrimonio di tre giovani coppie omosessuali, con i preparativi della cerimonia, gli inviti ai parenti, le ansie, i piccoli incidenti fino al giorno delle nozze la cui cerimonia vedrà gli sposi ed i loro stessi invitati cucinarsi da sé il pranzo nunziale a causa di uno sciopero improvviso da parte dei cuochi dell’albergo dove si deve svolgere la festa. Un film godibilissimo dove coppie gay (i figli) e coppie etero (madri e padri) si contendono la scena, in un susseguirsi di battutine sagaci e gag divertenti. Lo stile e i personaggi richiamano molto quelli dei film di Almodovar, ma anche il tono più leggero dei film di Blake Edwards. Forse c’è troppa carne al fuoco (matrimoni gay, problematiche femminili, la lotta di classe, ecc.) ma l’insieme è molto bene amalgamato e tutto il film corre via in un baleno. Un film moderno per tutte le famiglie, cioè per tutti i tipi di famiglie possibili. Imperdibile.

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23 commenti

  1. La recitazione lascia a desiderare, tranne per Carmen Maura e Marisa Paredes, ma la trama mi è piaciuta, rivedendolo ieri così come quando uscì 9 anni fa. E in Italia non abbiamo ancora nemmeno uno straccio di legge antiomofobia. Mah!

  2. thediamondwink

    Spiritosa commedia in cui le vicende di tre “nuove” famiglie si intrecciano, quasi per caso, ridicolizzando la realtà per poi ritrovarsi in un’ovvio finale ricco di luoghi comuni! Tanti gay poco “gay”: sono così tanto villosi in Spagna?
    Bellissima la battuta: “ma non avevamo un governo di destra?” … ahahhaha!

  3. zonavenerdi

    E’ il film che più di tutti racconta la realtù sociale della Spagna dopo la svolta della legge sui matrimoni omosessuali. Bel film, fa scappare anche qualche risata. E questo non è da poco …

  4. Francesco

    BELLISSIMO, davvero bellissimo ma SOPRATTUTTO REALISTA E VERITIERO! Non è assolutamente stereotipato come qualche ipocrita ha azzardato… anzi rappresenta una realtà ben inquadrata anche se, come è ovvio, easperata per fini cinematografici! Comunque il film è spassoso e godibile, ben fatto e soprattutto non è noioso!

  5. De La Croix

    Concordo a pieno con Jim Puff…godibile al 100% e decisamente attuale! La storia è spassosa e i personaggi tutti ben sviluppati, dai protagonisti ai sidekicks. farsi quattro risate e intanto sognare di un mondo in cui certe cose come il matrimonio siano normali è davvero un sollievo. Eh si, viva Zapatero! Anche se credo che alla fine dei conti le cose vadano sempre diversamente da persona a persona…non c’è legge o Zapatero che tenga!

  6. jim Puff

    Un film imperdibile!
    Una storia godibile e dal buon umore contagioso: è vero che descrive luoghi comuni e stereotipi ma sono gli stessi che si riscontrano nella vita quotidiana.
    Il matrimonio è sempre il matrimonio e per la “MAMMA” è l’appuntamento a cui dedicare tutte le proprie energie e poco importa se i futuri sposi sono dello stesso sesso!
    Forse è un’operazione furba? Bene, gli autori hanno saputo cogliere l’occasione!
    Vedendo questo film vien voglia di trasferirsi in Spagna e gridare “viva Zapatero” che ha saputo trasformare la sua nazione da peggior bigotta a ultra libertaria e democratica; mentre i nostri tromboni del parlamento perdono tempo nel discutere se chiamarli pacs o ……. : desolante Italia!
    A volte non è male tuffarsi nei sogni, anzi nelle realtà circostanti!

  7. Inuyasha

    Reinas… il film che (mi) mancava.
    Bello davvero, certo a tratti un po stereotipato (ma chi se ne frega) nel complesso è davvero divertente.
    Una commedia allegra serena e senza toppi problemi. Adatta a chi si vuole divertire guardando una commedia “romaqntica” e un pò scanzonata. voto 7,5

  8. Olá chiamo Sílvio e sono brasiliano, nato e vite nella città di Recife/PE-Brasil. Hanno assistito alla pellicola regni (Rainhas in portoghese) sabato scorso e lo hanno sentito felici vedere l’argomento discusso con molto buono umore, ma soprattutto con gravità e maturità. Il quotidiano di persone che semplicemente hanno un orientamento sessuale distinto. L’amore, l’affezione, il bacio, il contatto trattati con il rispetto e tanto naturale, senza a liguajar povero degli stereotipi e delle etichette. Una ghisa di attori meravigliosi, una produzione molto ben ordinata. Il risultato di una politica della nuova mentalità del governo espanhol…com gli ha detto Billy nel commento, Viva Zapatero!

  9. …Film molto divertente e godibile ma, a tratti, colmo di stereotipi da un lato e paradossi dall’altro..molto carini e ricchi di buon gusto i promessi sposi..vedendolo, vien proprio voglio di essere spagnoli..come dice la Guzzanti, Viva Zapatero!

  10. Divertente, bello, film per tutti, né molto scandaloso né tantomeno “caldo” da nessun punto di vista; sorprendono (o forse no) le polemiche sorte in Italia attorno alla proiezione; fa riflettere: come al solito, i premi in questo tipo di categoria (nello specifico i matrimoni gay) vanno all’Italia: ormai, in Europa, solo l’Italia, l’Austria e la Grecia non prevedono la possibilità di unirsi in matrimonio per coppie dello stesso sesso. Lo spettatore italiano diventa testimone di realtà che in casa propria si può solo sognare. Così, il film non solo è intelligente e leggero come pochi films italiani degli ultimi anni (non per caso le fate ignoranti non sono state girate da un italiano, se vogliamo così), ma rappresenta anche una realtà, sì, intelligente, dinamica, rappresenta lo specchio di una società evoluta e prammatica ove l’Italia si mostra incapace, infangata tra cattolicesimo ridicolo, stasi intellettuale e innamoramento nella propria immagine. Ed è anche una questione di civiltà.

  11. Mentre lo guardavo mi sembrava un po noioso e poco divertente..super cmq Miguel ovvero Unax Ugalde, ha un modo di fare affascinante e sensualissimo ed è entrato a pieno titolo nei miei sessy simbol e nei sogni delle notti post film :P……oggi ho rivisto il film in lingua originale e mi è piacuto di piu rispetto alla prima volta.. preferisco caldamente Almodovar anche se mi è sembrato che Preira sia riuscito a presentare la tematica omosex in maniera molto piu familiare e vicina alla realtà ..meno barakkona diciamo… ma in Spagna si sta davvero così bene!? Hola allora!:)

  12. leon milano

    bella la trama, intrigante nel contenuto. omofobia smorzata dalla comicità. volete convinvere un etero convinto contro i matrimoni gay ke l’omosessualità e i matrimoni non sono poi così la fine del mondo?? Portatelo a vedere questo film! CIAO

  13. Lauretta

    Sono Laura, da Barcellona (Spagna). ho visto il film domenica scorsa e mi è piaciuto un sacco!!!! È molto divertente… E poi, tutte/i le/gli atrice/attori sono bravissimi!!!!!! Quasi tutte/i sono atrice/attori tanto conosciute/i qua in Spagna… Se avete la possibilità andate a vederlo!!! ;o)

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Varie

Alcune volte sembra che la vita abbia stretto un patto con il destino e che insieme stiano dando vita ad una delle coincidenze più improbabili del mondo. Chiedetelo a Magda, Ofelia, Helena, Nuria o Reyes, cinque madri, temprate dal ritmo della vita urbana moderna, il cui destino le ha condotte alla vigilia del matrimonio dei loro figli, con i preparativi più alla moda… ma anche moltissime sorprese.
Tutte e cinque dovranno venire a patti con se stesse, se desiderano davvero riuscire ad arrivare al matrimonio congiunto che i loro rampolli si stanno preparando a celebrare: niente altro che il primo matrimonio gay in Spagna!

dal Press Book della Lucky Red:

La trama principale di REINAS si sviluppa intorno a tema quotidiano come la celebrazione di un matrimonio. In realtà, però, è una storia sull’amore, gli interessi personali, il possesso… un film sulle relazioni “personali”.

Con una grossa dose di humour e un cast di star, REINAS racconta come cinque madri (del XXI secolo) indipendenti e moderne, siano capaci di programmare la vita dei loro figli in un solo fine settimana (il periodo di tempo coperto dal film).
“Volevamo sfatare i miti che circondano le madri” – spiega il regista – “Mostrare che hanno i loro difetti, che non sono perfette e che soprattutto, prima ancora di essere le madri dei loro figli… sono donne”.

“Abbiamo scelto il tema del matrimonio perché volevamo mostrare come si comporta una madre quando ha a che fare con il matrimonio di suo figlio. Come rifiuta di lasciarlo andare perché pensa che glielo stiano portando via, come possa diventare egoista e manipolatrice…”, afferma Yolanda García Serrano, co-sceneggiatrice del film.

Secondo Marisa Paredes “quasi tutte le madri sono gelose delle fidanzate o dei fidanzati dei propri figli e molto spesso questo sentimento le rende cieche. In REINAS la situazione va oltre la loro portata e viene rivelato il loro lato più vulnerabile”.

Le madri sono le REGINE del film. Così nel contesto usuale dei nervosismi, delle corse affannate e delle sorprese che circondano un matrimonio, scopriamo Ofelia (Bettiana Blum), la madre protettiva e invadente capace di abbandonare i suoi affari in Argentina per trasferirsi con suo figlio a Madrid; Reyes (Marisa Paredes), la madre intollerante ed egoista più preoccupata per la sua carriera di attrice che per il matrimonio di suo figlio; Nuria (Verónica Forqué), donna instabile e un po’ promiscua, che con suo figlio si comporta più come amica che come madre; Magda (Carmen Maura), madre ossessionata dal successo professionale e, come dice l’attrice stessa, “la meno materna di tutte le madri” e, per finire, Helena (Mercedes Sampietro), un giudice duro e severo che trova troppo difficile lasciare che la gente s’intrometta nella sua vita privata.

“Non sono donne sottomesse, sono donne che hanno un lavoro, con una vita ordinata, ma che non sono preparate ad assumersi le responsabilità che un figlio alle volte richiede”, spiega Yolanda García Serrano. “…anche se, alla fine, hanno tutte bisogno dei loro figli e, in qualche modo, fanno tutte dei sacrifici per loro”.

Le persone con cui queste madri devono fare i conti sono i figli. Sono tutti ragazzi che se la cavano piuttosto bene: uno è un deputato, un altro architetto, un altro è massaggiatore in una palestra di lusso…sono figli che sebbene facciano il possibile per essere indipendenti, danno moltissimo peso a ciò che dicono le loro madri.

L’esempio migliore di questo potente legame è il rapporto tra Ofelia (Bettiana Blum) e suo figlio Óscar (Daniel Hendler). “È una donna che ama suo figlio incondizionatamente, ma che è al contempo invadente, manipolatrice…”, ci racconta Bettiana Blum. “Lo ricatta emotivamente sebbene suo figlio sia la persona che ama più al mondo”.

Tutti i personaggi di REINAS, sia madri che figli, sono in cerca d’amore. I figli lo cercano nei loro compagni e nelle loro madri e le madri nei loro figli e in coloro che le circondano.

Ma c’è qualcosa in REINAS che lo rende diverso dalle altre commedie di intrigo basate sul matrimonio: i ragazzi che si accingono a sposarsi con una cerimonia comune… sono tutti omosessuali. “Abbiamo deciso di rendere i figli omosessuali perché volevamo rappresentare un nuovo fenomeno sociale entrato a far parte della norma”, spiega Manuel Gómez Pereira.

L’obiettivo di REINAS è quello di ritrarre un cambiamento sociale e l’accettazione di qualcosa che solo pochi anni fa era impensabile. “Questo matrimonio possiede le stesse caratteristiche della altre storie incentrate sul matrimonio – aggiunge Yolanda García Serrano – il tipico rapporto tra madri e generi, i nervosismi da matrimonio, le complicazione dell’ultimo minuto… Non fa nessuna differenza se sono uomini o donne, le situazioni sono le stesse”.

“REINAS non è un film opportunista. – dice il regista – E’ semmai un film tempestivo, provvidenziale, opportuno, perché è stato scritto più di due anni fa, quando l’idea di una legge sul matrimonio omosessuale non era stata neanche presa in considerazione”. Come ci racconta Gómez Pereira, l’omosessualità è un semplice pretesto per ambientare una storia divertente sui sentimenti più profondi che ci abitano, e la complessità dei rapporti madre-figlio in un contesto specifico.

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