“Cosa ne pensi delle relazioni intime?, rispondi liberamente”. “Penso che siano la più alta forma di connessione tra due anime”. I capelli di Benny sono dello stesso rosso della mucca che il suo devoto padre cura gelosamente, credendo che porti alla salvezza. Ma la diciassettenne si sente altrettanto sola e intrappolata quanto il bovino nel suo recinto. La madre di Benny morì dandola alla luce e lei è cresciuta sola con il suo premuroso ma anche patriarcale padre. Egli rappresenta una figura autorevole ed un mentore per molte persone nella comunità religiosa a Gerusalemme. Benny diventa sempre più critica rispetto al nazionalismo utopistico del suo religiosissimo padre. E poi c’è Yael, la giovane donna sicura di se, che col suo fascino provoca in Benny un turbinio di desideri e di emozioni. Avigayil Koevary rappresenta molto bene la ribellione e il desiderio di una giovane donna nel momento in cui prende consapevolezza delle proprie opinioni politiche e religiose e dei propri gusti sessuali. Il film è ambientato nei giorni precedenti all’assassinio di Rabin. Come ha spiegato la giovane regista, la Giovenca rossa simboleggia nella tradizione ebraica la redenzione di Israele nella sua terra e la volontà di purificare ciò che è impuro. L’eroina del film descrive le difficoltà di chi è ‘altro’ rispetto all’ideologia nazionalista, ma vuole anche mostrare una forma di redenzione e di liberazione completamente diversa da quello che hanno in mente gli ultra-ortodossi.
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