Quattro ragazze Claude, Anna, Joyce e Lucia si ritrovano in un appartamento alla periferia di Parigi per frequentare un corso di recitazione diretto da una celebre insegnante teatrale Costance Dumas. Una sera, mentre esse recitano Racine e Moliere, suonano alla porta e una di loro subisce un’aggressione, ma viene salvata dall’intervento di uno sconosciuto, Thomas, che da quel momento comincia a girare attorno alla casa. Thomas assumendo ogni volta un’identità diversa, avvicina tutte le ragazze, apparentemente per metterle in guardia sul pericolo che corre una loro amica, Cecile, che aveva abbandonato in precedenza la casa ed il corso ed aveva avuto una relazione con un tipo poco raccomandabile, un certo Antoine… Rivette si serve di un intrigo poliziesco per giocare sul tema del rapporto tra finzione teatrale e realtà ma, come in altri suoi film, egli è anche interessato a descrivere come le donne si rapportano tra di loro. Nel cinema di Rivette spesso le donne fanno a meno degli uomini, che sono sempre di troppo. La casa dove si svolge il corso di recitazione è anche una specie di gineceo, un mondo senza uomini. L’insegnante Costance ad un certo punto della sua carriera professionale, ha preso la decisione di escludere gli studenti di sesso maschile dalla sua scuola e questo a sua volta influisce sulle vite delle sue giovani allieve, che devono recitare sia in ruoli femminili che maschili. Una di loro, Claude, sembra particolarmente colpita da questa forma di insegnamento ed è confusa riguardo alla sua identità di genere.
Ci sono solo due uomini in “Una recita a quattro”. Uno, Antoine, è come un fantasma che non vediamo mai, un latitante in fuga che è contemporaneamente sia l’amante di Cecile che la presenza misteriosa attorno a cui girano tutti i personaggi del film. L’altro, Thomas, è un personaggio ambiguo, manipolatore e bugiardo che si introduce nella casa delle donne apparentemente alla caccia di Antoine, ma in realtà con lo scopo non dichiarato di controllare la vita delle ragazze e di sabotare l’armonia e la solidarietà che si sono venute a creare tra di loro. (R.M.)
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