La complessa relazione tra Jeannette, una facoltosa donna francese e suo marito Martin, un nero americano, gay, tranquillo, che passa il suo tempo a dipingere e a riordinare dove passa l’irrequieta moglie. Il loro menage entra in subbuglio quando la di lei figlia viene a trovarla, nella loro ampia fattoria nel nord dello stato di New York, con il suo novello sposo. Attraverso una serie di serate tra alcool e bisticci, dove si affrontano temi come l’alcolismo, il razzismo, l’omosessualità, l’Aids, ecc., risulterà chiaro che quello che sembra non è sempre quello che è. Un film con attori splendidi (giustamente premiati), girato in modo semplice e lineare ma capace di creare un’abile suspence. Un film indipendente, fatto con pochissimi mezzi (solo 5000 $ ma non ce ne accorgiamo), che potrebbe insegnare molto anche a produzioni assai più grosse.
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Film giustamente lento per una storia non banale. Da vedere con calma sotto la coperta e una cioccolata calda.