Ragion di Stato

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Ragion di Stato

Una miniserie-tv in due puntate (in pratica un film tv) che si presenta con qualche ambizione, come quella di voler essere la “Homeland” italiana (una vetta della serialità americana). In effetti qualcosa che le unisce c’è, una storia interna ai servizi segreti nell’ambito della lotta contro le minacce che provengono dal medio oriente, Afghanistan compreso. La serie, diretta dal figlio del grande Gillo Pontecorvo, viene trasmessa qualche giorno dopo la strage di Parigi alla redazione di Charlie Hebdo, aumentando le aspettative. Nella serie abbiamo il personaggio di Stella, interpretata da Anna Foglietta, agente dei Servizi che collabora nel team guidato dal direttore dell’Aise, che l’attrice descrive così: “Stella è una donna interessante, solida, fredda, che non lascia trapelare le proprie emozioni se non nell’ambito domestico. Rosso è più fragile. Stella è omosessuale e vive con la sua compagna, ed è interessante che su Rai1 venga mostrata l’omosessualità non come un problema, ma come una condizione. Mi è piaciuto tornare a interpretare una donna militare, dopo La Squadra e Distretto di Polizia”. Interrogata sul suo ruolo di omosessuale ha seplicemente risposto di “esserci ormai abbonata, visto che l’ho interpretato tantissime volte”, ricordiamo l’ultimo in “Tutta colpa di Freud “. Naturalmente non manca la solita storia d’amore etero, questa volta però più eccitante in quanto si tratta di una ‘relazione pericolosa’ tra un uomo dei servizi segreti, il protagonista Rosso (Luca Argentero) e la moglie di un grande trafficante d’armi orientale. Rosso è un uomo dei Servizi Segreti italiani (Aise), coraggioso, idealista, passionalmente impulsivo. L’Aise (Agenzia per le informazioni e la Sicurezza Esterna) è il servizio segreto militare italiano estero. Ha il compito di ricercare ed elaborare tutte le informazioni utili alla difesa dell’indipendenza, dell’integrità e della sicurezza politica, militare, economica, scientifica e industriale della Repubblica italiana dalle minacce provenienti dall’estero. Competenza dell’Aise è l’individuazione e il contrasto di tutte le attività di spionaggio dirette contro l’Italia e le attività volte a danneggiare gli interessi nazionali. La storia ha inizio durante una delle più importanti missioni in cui sono impegnati oggi molti Paesi occidentali, quella in Afghanistan. E’ ambientata cinque anni fa al culmine della presenza del contingente italiano in Afghanistan, nell’ambito dell’operazione militare a guida Nato. Il Capitano Rosso (Luca Argentero) e il colonnello Fontana (Andrea Tidona), trattano per una tregua che, però, determina la cattura del colonnello Fontana nel corso di un’imboscata. Per liberarlo i Servizi si affidano alla mediazione di un signore della guerra libanese, Rashid. Rosso deve occuparsi della protezione di Rania, la moglie di Rashid, e di sua figlia. In modo inaspettato tra Rosso e la donna scocca una passione che non sarà certo priva di conseguenze… Andrea Purgatori, giornalista e autore sia del soggetto che della sceneggiatura, ha detto: “Una parte di quello che raccontiamo è accaduto, anche se ovviamente non è possibile scriverne con nomi e cognomi. Quello che abbiamo provato a mettere in scena è un aspetto del lavoro dei nostri Servizi che molte volte viene ignorato… Questo è una parte del racconto del nostro Paese: i nostri Servizi Segreti funzionano e non hanno più quegli aspetti di deviazione che c’erano prima. Abbiamo svariate migliaia di militari impegnati in missione all’estero che non sono soltanto di pace: la loro incolumità dipende in gran parte da ciò che i servizi segreti fanno in quelle aree di guerra. Non dimentichiamoci che Nicola Calipari è morto per riprendere un ostaggio dopo averne liberati una decina”

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Miniserie in 2 puntate diretta da Marco Pontecorvo, con Luca Argentero, Saadet Aksoy, Anna Foglietta. “Ragion di Stato” racconta una storia di fantasia, scritta da Andrea Purgatori e Laura Ippoliti, ed ambientata circa 5 anni fa, al culmine della presenza del contingente italiano in Afganistan, nell’ambito dell’operazione militare a guida Nato, autorizzata dalle Nazioni Unite.
In Afghanistan la guerra non si ferma, i talebani organizzano continui attentati. Il Colonnello dei Servizi Segreti Italiani Fontana e il Capitano Rosso trattano una tregua con i capi tribù, ma in una imboscata Fontana viene catturato. Per liberarlo dovranno affidarsi alla mediazione di un “signore della guerra” libanese, Rashid, uomo potente e pericoloso. Rosso dovrà occuparsi della protezione di Rania, la moglie di Rashid, e di sua figlia. Inaspettatamente, tra Rosso e la donna nasce un sentimento profondo.
Una spy story tra l’Italia, Libano e Afghanistan, tra colpi di scena, compromessi, tradimenti e “ragioni di Stato”. (RAI)

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