Ci sono due bugie, una di fronte all’altra: Paola dice di essere vedova, mentre è stata lasciata dal marito per un altro uomo; Ruggero nasconde un figlio dal precedente matrimonio. Il loro amore è fragile. Gli equivoci sulla sessualità e la copertura sociale dell’eccentricità, per difendere la normalità di facciata, sono temi triti e rimasticati che Fumagalli cerca di trattare con leggerezza e umorismo in siparietti gustosi (i portinai) e altri fiacchi e convenzionali (l’urna contesa, la lotta a cuscinate). Ma è difficile appassionarsi, nel finale, alla conversione dell’omosessuale che scopre l’amore etero.
Effettua il login o registrati
Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.
Lui si colpevolizza per non aver detto a lei che ha un figlio; mentre lei non si preoccupa di dirgli che il marito da cui è vedova l’ha costretta tramite testamento a convivere con l’uomo per cui l’aveva lasciata. A parte la citazione de “Le fate ignoranti” che anch’io ritengo migliore, anche se parte da uno spunto simile a questo film; trovo quest’ultimo anche irrealistico oltre che grottesco. Ma è possibile che si sorvoli sulla differenza tra proprietà di unacasa e uso della stessa. Dispiace per gli attori che in altrre prove si sono distinti; in questa proprio no. Non si salva niente.
E dire che nello stesso periodo uscì Le fate ignoranti.. Lo spunto diciamo che è simile (coppia etero, con marito gay), ma la trama, il film, gli attori totalmente diversi!!
Che pena certi registi italiani… Sarei curiosa di sapere che fine abbia fatto questo.. Sarà scomparso??? Me lo auguro!
Sembra un filmetto pieno di stereotipi tipici del nostro paese..fino alla ‘conversione’ all’eterosessualità nel finale.. Chissà quanti spettatori ebbe al botteghino quando uscì al cinema..