Ritratto dell’icona del Teatro notturno e Gran cerimoniere del Carnevale di Venezia. Maurizio Agosti, in arte il Principe Maurice, si racconta in una versione inedita, anche queer, ripercorrendo l’esordio della sua carriera al Cocoricò di Riccione fino ad arrivare ai recenti impegni col Plastic di Milano e il Carnevale di Venezia. Il regista Sartori anche in passato ha mostrato interesse e simpatia per gli artisti in drag e per tutto ciò che è fantastico, fiammeggiante, illusorio, un po’ eccessivo, come in Doris Ortiz e in What about Alice, e non stupisce quindi questa sua nuova scelta. Icona della vita notturna a partire dagli anni ’90, “gran cerimoniere” del Carnevale di Venezia, straordinario performer, Maurizio Agosti in arte ‘Principe Maurice’ si è esibito nei club più esclusivi d’Europa. Sartori ha seguito Principe Maurice durante gli ultimi otto mesi della sua attività, in vari locali e soprattutto al Cocoricò di Rimini. Nel film Principe Maurice ci fa un ampio racconto della sua vita artistica e privata, raccontandoci di alcuni dei suoi successi in giro per il mondo, come animatore in locali come il Cocoricò di Riccione, il Plastic di Milano, il Gilda di Roma e poi in locali a Madrid, Parigi e New York, e del suo ruolo nell’organizzazione del Carnevale di Venezia, ma anche della sua liason con Grace Jones e del suo grande amore, lo stilista Pierluigi Voltolina, venuto a mancare alcuni anni fa.
Nelle sue serate, in locali solitamente dedicati alla musica tecno, Principe Maurice ha introdotto uno stile del tutto personale, con contaminazioni tra lo stile barocco e quello rock, ricreando una specie di cabaret dove trovano posto anche il teatro, e la musica classica. Principe Maurice ha una volta dichiarato: ‘Bisogna stupire, bisogna far pensare, lasciare qualcosa dentro, elargire emozioni con la poesia, con una musica diversa da quella che il pubblico ascolta di solito’. In una frase: ‘Bisogna creare bellezza’.
Principe Maurice ha reinterpretato diverse canzoni di Klaus Nomi, autore eccentrico e ‘maledetto’, che assieme a Lindsay Kemp, rappresenta la sua musa ispiratrice. La parte più spettacolare del film di Sartori è appunto costituita dal tributo di Principe Maurice alle sue due icone. In questi due videoclip l’estetica visionaria e la maestria tecnica di Sartori si fondono in modo davvero sorprendente con l’unicità del personaggio Principe Maurice.
Sentendo parlare Principe Maurice nel video di Sartori si ha qua e là l’impressione, che qualche volta esageri un po’ nei suoi successi. Quando però si ha occasione di parlargli direttamente e di vederlo all’opera ci si rende conto di avere davanti un personaggio con doti davvero fuori dal comune. (R.M.)
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