Il film ripercorre la vita di Reinaldo Arenas, scrittore cubano esule in America, nato nel 1943 e morto a New York nel 1990. Arenas è stato il primo scrittore cubano a pubblicare qualcosa fuori dal suo paese, e senza il beneplacito del governo rivoluzionario. “Prima che sia notte” è il suo memoriale, l’ultima opera prima di morire. E Schnabel, pittore miliardario prestato alla macchina da presa, ha scelto lo stesso titolo per rendergli omaggio. Gran Premio della Giuria al film e Coppa Volpi a Venezia 2000 per l’attore protagonista Javier Bardem, che dopo decine di parti da macho conquista la critica nella parte di un gay. Il film si avvale anche dell’interpretazione di Sean Penn e di Johnny Depp, icona dell’ambiguità, nella doppia interpretazione di un travestito e un militare
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Un film di una noia mortale. Forse si è distanti da quel mondo e da quel modo di vivere; ma crede che il film non riesca a farci entrare bene in quell’atmosfera…
Film sicuramente ben fatto, visivamente godibile e con un grande Bardem. Però il libro di Arenas è un’latra cosa. Io lo lessi dopo aver visto il film e rimasi un bel po’ deluso del modo in cui Shnabel ha massacrato i nessi logici e temporali delle vicende narrate. Il ché non è affatto un delitto, in termini assoluti, se non fosse che molti parlano di questo film come di un bio-pic. Anche se, per onestà intellettuale, c’è da dire che non è neppure del tutto chiaro se lo stesso Arenas non abbia un bel po’ romanzato la sua autobiografia, cosa del tutto credibile conoscendo il suo (geniale) profilo artistico.
lo hanno dato su iris ieri interesante!
cc
lo hanno dato ieri su rete 4 bellissimo!
Il film è decisamente bellissimo e vale la pena di vederlo, a chi fosse piaciuto consiglio inoltre di leggere il libro da cui è tratto (Prima che sia notte di Reinaldo Arenas), infatti la dimensione intimistica del libro rende ancora più tangibili le le vicende vissute da Arenas. voto: 8